Scuola e questione ambientale

Enver Bardulla

Scuola e questione ambientale

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 256

ISBN: 9788820468859

Edizione: 1a edizione 1991

Codice editore: 2000.614

Disponibilità: Limitata

Quali che siano le riserve, in parte più che legittime, circa la capacità della scuola di far fronte compiutamente alle responsabilità educative in materia di ambiente, essa è senza dubbio l'agenzia cui soprattutto ci si affida per l'attuazione di forme sistematiche di intervento in questo settore.

Solo la scuola, d'altro canto, appare in grado di realizzare con successo quell'opera preliminare di alfabetizzazione, senza la quale la ricerca di un nuovo rapporto con la natura rischia di ridursi a fatto meramente emotivo e ad interesse del tutto episodico e superficiale.

Superato ormai lo spontaneismo che aveva caratterizzato le iniziative intraprese nei primi anni settanta, quando il recepimento delle istanze ambientali era affidato solo alla sensibilità e all'impegno dei singoli docenti, ora la scuola italiana può contare, almeno per la fascia dell'obbligo, su espliciti riferimenti di carattere normativo. Resta ovviamente da accertare se ed in quale misura, alle prescrizioni dei programmi, faccia riscontro l'effettivo impegno della scuola e quali siano i maggiori ostacoli che si frappongono alla loro concreta applicazione. Oltre a rilevare l'entità del fenomeno, occorre appurare in quale direzione ci si sia prevalentemente mossi in questi anni, quali differenze vi siano tra i diversi gradi scolastici e tra le diverse aree geografiche, in che rapporto gli interventi di educazione ambientale si pongano con le più diffuse forme di innovazione, e che ruolo giochi la disponibilità di risorse sia interne che esterne alla scuola.

A questi e ad altri interrogativi ha inteso rispondere la ricerca compiuta dal Circa, che ha interessato la totalità delle scuole statali del nostro Paese,

Enver Bardulla (1944), dal novembre 1990 professore straordinari di Pedagogia speciale all'Università di Verona, è stato a lungo docente dell'Università di Parma, dove ha operato sia presso l'Istituto di Pedagogia che presso il Cirea (Centro italiani) di ricerca ed educazione ambientale. Sì è occupato prevalentemente degli aspetti pedagogici della questione ambientale (Ecologia e educazione, con M. Valeri, La Nuova Italia, 1975; Scautismo e educazione ambientale, Angeli, 1985). E' membro della Commissione paritetica per l'educazione ambientale istituita dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Ministero dell'Ambiente.

Presentazione
1. Un'indagine sul sistema scolastico
1. Origine e scopi della ricerca
2. Lo strumento utilizzato per il rilevamento
3. Tasso di restituzione dei questionari e popolazione scolastica rappresentata
4. La qualifica rivestita dai compilatori
5. Le fonti utilizzate per il reperimento delle informazioni
2. Le attività di educazione ambientale svolte nell'a.s. 1985-86
1. L'attività più diffusa: l'insegnamento di concetti ecologici
2. Una questione che interessa in particolare la scuola dell'obbligo
3. Il ritardo dell'Italia meridionale
4. Gli ambienti considerati dal lavoro sul campo
5. Un confronto con gli anni scolastici precedenti
6. Le tematiche affrontate nel corso delle attività
6. 1. Un'attenzione di nuovo localizzata sugli
aspetti patologici
6.2. Differenze tra tipi di scuola e ripartizioni
geografiche: ambiente naturale ed ambiente
antropizzato
3. Attività di studio, di sensibilizzazione e di carattere operativo
1. Il prevalere dell'opera di sensibilizzazione
2. La scuola superiore: il conflitto tra le "due culture"
3. Differenze a scala regionale e provinciale
4. L'influsso di zona altimetrica e ampiezza demografica
5. L'influsso della dimensione delle scuole
4. Educazione ambientale, sperimentazione ed esperienze di integrazione del tempo scolastico
1. Le potenzialità innovativi dell'educazione ambientale
2. L'educazione ambientale nella sperimentazione metodologico-didattica
3. L'educazione ambientale nella sperimentazione di nuovi ordinamenti e strutture
4. L'educazione ambientale nelle esperienze di tempo pieno e di tempo prolungato
5. Un rischio possibile: l'educazione ambientale come curricolo differenziale
5. Le risorse esistenti nella scuola
1. L'aggiornamento degli insegnanti
1.1 Un risultato per molti aspetti anomalo: il minor
coinvolgimento della scuola elementare e
dell'Italia settentrionale
1.2 L'impatto dell'aggiornamento sulle attività realizzate dalle scuole
2. Laboratori e strumenti scientifici
2.1 Le attrezzature possedute dalle scuole
2.2 Strumentazione scientifica ed attenzione ai problemi dell'ambiente
2.3 Il prevalere di un approccio teorico
3. Le riviste di argomento naturalistico-ambientale
3.1 Un indicatore particolarmente valido
3.2 Le riviste presenti nelle emeroteche scolastiche
3.3 Differenze tra i livelli scolastici: natura e società
3.4 Differenze tra le ripartizioni geografiche: qualità dell'ambiente e qualità della vita
3.5 Il rapporto con le attività realizzate dalle scuole
4. Club e delegati delle associazioni ambientaliste
4.1 Un confronto con l'indicatore "periodici"
6. Le risorse esterne alla scuola
1. Le sollecitazioni di famiglie e studenti
2. L'utilizzo di competenze esterne
3. Il supporto di altri organismi
4. Parchi e aree protette
4.1 La valenza educativa dei parchi
4.2 L' "effetto Parco"
7. Le opinioni dei compilatori riguardo all'educazione ambientale
1. E giudizio sullo stato dell'educazione ambientale, sulle sue finalità e sulle agenzie che debbono promuoverla
2. Le condizioni per un'educazione ambientale veramente efficace
8. Una verifica a tre anni di distanza
9. Conclusioni
Appendice
Testo del questionario utilizzato per il rilevamento
Bibliografia


Contributi:

Collana: Varie

Argomenti: Didattiche disciplinari

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