LIBRI DI MARCO DEPOLO

Guido Alessandri, Laura Borgogni

Psicologia del lavoro: dalla teoria alla pratica

Vol. II. La ricerca e l'intervento nelle organizzazioni

Insieme al primo volume, in questa seconda parte il manuale fornisce una panoramica esaustiva delle principali e attuali tematiche relative alla psicologia delle organizzazioni e all’ambito applicativo (formazione, selezione e valutazione delle persone, assenteismo, goal setting e counseling).

cod. 1240.1.69

Guido Alessandri, Laura Borgogni

Psicologia del lavoro: dalla teoria alla pratica

Vol. I. L'individuo al lavoro

Questo manuale (in due volumi) fornisce una panoramica esaustiva delle più rilevanti tematiche relative alla psicologia del lavoro. Per il suo carattere teorico-applicativo, è rivolto a chi si accosta per la prima volta alla materia ma anche a chi vuole avere un aggiornamento sulle più attuali tematiche relative al rapporto individuo-lavoro-contesto in una prospettiva psicologica.

cod. 1240.1.68

Franco Fraccaroli, Marco Depolo

Salute psicologica e lavoro: fattori di rischio occupazionale e organizzativo

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 156 / 2017

L’articolo presenta l’approccio della Psicologia alla salute occupazionale, mostrando le relazioni dell’attività lavorativa con l’identità personale e sociale, con lo status sociale e con il benessere psicologico, così come gli aspetti del lavorare che possono influenzare il benessere psicologico. Stress e burnout sono descritti come esempi delle conseguenze negative derivanti da cattive condizioni di lavoro, utilizzando la nozione di rischio psicosociale. I risultati della ricerca sullo stress mostrano poi i correlati psicofisiologici, il ruolo dei fattori ambientali, il processo che va dalla esposizione al rischio, alle risposte di fronteggiamento e agli esiti dello stress, a livello individuale, interpersonale e organizzativo. Vengono discussi i problemi metodologici legati al misurare lo stress e gli effetti della insicurezza lavorativa. In chiusura si auspicano possibili convergenze tra diritto e psicologia, per contribuire alla salute occupazionale nei contesti di lavoro.

Dina Guglielmi, Alessia Paplomatas, Silvia Simbula, Marco Depolo

Prevenzione dello stress lavoro correlato: validazione di uno strumento per la valutazione dei rischi psicosociali nella scuola

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 3 / 2011

Il presente lavoro ha l’obiettivo di presentare lo strumento Questionario sul Benessere a Scuola (QBS) e la relativa validazione. Il questionario è finalizzato alla valutazione dei rischi psicosociali e alla promozione del benessere organizzativo nella scuola. Partendo dall’analisi della letteratura e della normativa di riferimento e grazie al contributo di esperti del settore è stato predisposto un questionario per individuare i fattori di rischio psicosociale relativi al contesto e al contenuto lavorativo. Hanno risposto al questionario 953 persone che lavorano all’interno della scuola (82% docenti). I risultati mostrano la validità e l’attendibilità dello strumento proposto per valutare i fattori di rischio psicosociale nella scuola, segnalandone un possibile uso nella valutazione dello stress lavoro correlato. Gli stessi fattori permettono inoltre di discriminare diversi tipi di esiti (benessere, fatica mentale, ecc.). I risultati possono, quindi, essere considerati una conferma di quanto richiamato dalla normativa attuale in materia di sicurezza sul lavoro rispetto ai potenziali effetti delle caratteristiche del lavoro e dell’organizzazione del lavoro sulla salute dei lavoratori.

Dina Guglielmi, Silvia Simbula, Marco Depolo, Francesco Saverio Violante

La rilevazione dei fattori di rischio psicosociale alla luce del job demands-resources model

RISORSA UOMO

Fascicolo: 1 / 2011

Questo studio verifica il Job Demands-Resources (JD-R) Model, il quale assume che le domande e le risorse lavorative evocano due processi paralleli e differenti: un processo energetico e un processo motivazionale. 159 infermieri hanno compilato un questionario che misura le domande (iniquità e dissonanza emotiva) e le risorse lavorative (controllo e supporto sociale), burnout, engagement, intenzione di turnover e soddisfazione lavorativa. I risultati supportano la validità del JD-R model e confermano l’esistenza di entrambi i processi. Nello specifico: l’esaurimento emotivo media l’effetto delle domande sul turnover, l’engagement media l’effetto delle risorse sulla soddisfazione. Allo stesso tempo anche le risorse lavorative sono associate all’esaurimento emotivo. Complessivamente i risultati suggeriscono implicazioni pratiche per la valutazione dello stress lavorativo.

Silvia Dello Russo

Leadership e gruppi di successo.

La ricerca per la pratica organizzativa

Leadership ed efficacia del gruppo rappresentano tematiche sempre più centrali nella gestione delle risorse umane moderne. Il libro si rivolge a chi vuole approfondire la tematica sia come studioso di psicologia del lavoro sia come professionista che lavora nelle organizzazioni e si confronta quotidianamente con la gestione dei gruppi di lavoro.

cod. 1157.15

Laura Borgogni

Dal performance management allo sviluppo delle persone

Modelli e tecniche

Per la valutazione delle prestazioni e lo sviluppo delle persone il performance management sta acquisendo sempre maggior rilievo nelle organizzazioni. Questo volume è un vero trattato, in cui ne vengono presentate sia le premesse teoriche che le metodologie da applicare.

cod. 1157.14

Marco Depolo, Dina Guglielmi, e Marco Giovanni Mariani

Negative acts: indicators of mobbing risk at work

RISORSA UOMO

Fascicolo: 2 / 2008

Negative acts could be considered indexes of mobbing risk in workplace. Researching on these events is useful to plan interventions to prevent mobbing cases. In this research (N = 164), main aims are to study negative acts in an organization and to investigate whether these events are associated with work variables (i.e. roles, departments) and perceptions of organizational and subjective well-being. Results show that negative acts pertaining to Work related bullying were more frequent than negative events pertaining to Personal Bullying. Moreover different level of negative acts were found in different departments of the organization. Generally, in the departments where there were higher levels of Negative acts we found lower level of organizational and subjective well-being. Keywords: negative acts, mobbing, work, mobbing risk, organizational well-being.

Marco Depolo, Dina Guglielmi, Marco Mariani

Passaggio d'impresa: uno studio di aspetti psico-sociali

RISORSA UOMO

Fascicolo: 3-4 / 2003

Il passaggio d’impresa risulta un processo multiforme che da luogo a molte discipline di portare i loro contributi. Secondo un’ottica psicosociale risultano di particolare interesse gli aspetti propri delle transizioni di ruolo, le dinamiche stabilità/cambiamento e la negoziare, tra i soggetti, di un significato condiviso all’azione. Tramite focus group è stata compiuta un’indagine con obiettivo quello di iniziare a comprendere percezioni, opinioni, rappresentazioni ed atteggiamenti circa le situazioni ed i momenti in cui gli imprenditori ed i subentranti incominciano a pensare al passaggio d’impresa. Quanto emerso indica che in sostanza la struttura del processo è comune ma il contenuto di tale processo di transizione è diverso per i singoli individui che lo affrontino; un altro aspetto rilevato è la non collocazione nel tempo dell’inizio del passaggio; infine risultano centrali le sovrapposizioni impresa-famiglia.

Marco Depolo, Dina Guglielmi

Validazione italiana dell'Echelle Toulousaine de Coping (ETC)

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 1 / 2000

L’obiettivo di questo lavoro è di presentare la versione italiana del questionario francese sulle strategie di coping "Echelle Toulousaine de Coping (ETC)", di indagarne le caratteristiche stutturali e di effettuare una validazione concorrente con il Coping Inventory for Stressful Situations (CISS). L’adattamento italiano dell’ETC/It, che prevede 4 strategie di coping (Controllo, Rifiuto, Sostegno Sociale e Ritiro), è stato somministrato a 1257 soggetti, di cui il 36% maschi, età media 18.21, d.s. 1.02. Su questo campione sono state verificate le soddisfacenti caratteristiche psicometriche della scala attraverso analisi fattoriale e coefficiente Alpha di Cronbach. Ad un sottocampione di 969 soggetti, completamente comparabile al campione precedentemente citato, è stato somministrato congiuntamente il CISS, il che ha permesso di verificare le correlazioni tra le dimensioni dei due questionari, che confermano la validità di costrutto dell’ETC/It e mettono in evidenza come anche l’ETC/It preveda fondamentalmente la grande classificazione del coping in tre categorie: strategie orientate al compito, orientate alle emozioni e orientate all’evitamento. L’ETC/It si differenzia, però, per quanto riguarda il sostegno sociale, inteso come strategia attiva invece che come sottocategoria dell’evitamento. Lo strumento appare dunque utilizzabile in diversi contesti di ricerca e di applicazione dove si intenda considerare il sostegno sociale come una strategia comunque in grado di aumentare l’efficacia del coping, sebbene esso non sia classicamente considerato una strategia direttamente orientata al problema.