Soggettività intermittenti. Un’inchiesta sulla scomposizione del lavoro nell’ambito delle industrie creative

Titolo Rivista SOCIOLOGIA DEL LAVORO
Autori/Curatori Federico Chicchi, Marco Savioli, Mauro Turrini
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2014/133
Lingua Italiano Numero pagine 16 P. 42-57 Dimensione file 868 KB
DOI 10.3280/SL2014-133003
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

I lavoratori delle "industrie creative" sono soggetti paradigmatici del processo di frammentazione lavoro nell’era post-fordista. Superando le categorie dicotomiche che tradizionalmente hanno regolato vita e lavoro, occupazione e disoccupazione, lo spettacolo è per molti versi un laboratorio di flessibilità che presenta accordi contrattuali e traiettorie professionali originali. Dati empirici ricavati sia da una survey quantitativa sia da interviste in profondità con artisti, tecnici e organizzatori che lavorano nei campi del teatro, della musica, della danza, e video-making, sono qui utilizzati per mappare la molteplicità di queste forme di lavoro, il cui status ibrido è esemplificato dalla condizione paradossale di quello che abbiamo definito il "datore di lavoro salariato". L’obiettivo è quello di fornire un’analisi multilivello delle interazioni reciproche tra le condizioni socio-economiche, lo sviluppo della carriera, e gli aspetti culturali, le aspettative, la reputazione, la percezione di sé e il riconoscimento sociale di queste attività professionali. Da questo punto di vista la precarietà emerge come un terreno in cui affiorano soggettività ambivalenti: da una parte, la forza lavoro è mobilitata spontaneamente e organizzata autonomamente dalla sollecitazione del desiderio, espressione e realizzazione di sé, al di là di meri benefici economici; d’altra parte, il lavoro, sempre più intrecciato con la vita, diventa incommensurabile e il tempo perde la sua funzione di unità di misura economica (le opere sono per lo più retribuite in modo forfettario). Questa situazione porta spesso a uno spread del lavoro in altre sfere della vita e a un rischio di auto-sfruttamento. L’analisi dei dati quantitativi mostra infine come la frammentazione del lavoro (pluricommittenza e diversificazione delle attività) sia proporzionale alla soddisfazione sul lavoro.;

Keywords:Postfordismo, precarietà, lavoro dello spettacolo, soggettività, lavoro smisurato, carriera professionale

  1. Aglietta M. (2001), “Regolazione e crisi del capitalismo”, in Aglietta M., Lunghini G., Sul capitalismo contemporaneo, Torino: Bollati Boringhieri.
  2. Alquati R. (1997), Lavoro e attività. Per una analisi della schiavitù neomoderna, Roma: Manifesto Libri.
  3. Armano E. (2010), Precarietà e innovazione nel postfordismo, Bologna: Emil di Odoya.
  4. Bacchella U., Bollo A., Carnelli L. (2011), Rispondi al futuro, Fondazione Fitzcaraldo: www.fitzcarraldo.it/ricerca/pdf/rispondialfuturo_report.pdf (14 giugno 2013).
  5. Bergamante F., Gualtieri V. (2012), “La soddisfazione per il lavoro”, Osservatorio Isfol, II, n. 1, pp. 77-93.
  6. Berton F., Richiardi M., Sacchi S. (2012), The political economy of work security and flexibility. Italy in comparative prospective, Bristol: The Policy Press.
  7. Bologna S. (2007), Ceti medi senza futuro?, Roma: DeriveApprodi.
  8. Bologna S., Fumagalli A. (1997), Il lavoro autonomo di seconda generazione. Scenari del postfordismo in Italia, Milano: Feltrinelli.
  9. Boltanski L., Thévenot L. (1991), De la justification. Les économies de la grandeur, Paris: Gallimard.
  10. Castel R. (1999), Les métamorphoses de la question sociale. Une chronique du salariat, Paris: Gallimard (trad. it.: La metamorfosi della questione sociale. Una cronaca del salariato, Avellino: Sellino, 2007).
  11. Castel R. (2009), “Au-delà du salariat ou en deçà de l’emploi? L’institutionnalisation du précariat”, in Castel R., La montée des incertitudes, Paris: Seuil, pp. 159-183.
  12. Chicchi F. (2001), Derive sociali, Milano: FrancoAngeli.
  13. Chicchi F. (2012), Soggettività smarrita, Milano: Bruno Mondadori.
  14. Chicchi F., Leonardi E. (a cura di) (2011), Lavoro in frantumi. Condizione precaria, nuovi conflitti e regime neoliberista, Verona: Ombre corte.
  15. Commissione Europea (2010), Libro verde. Le industrie culturali e creative, un potenziale da sfruttare, http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52010DC0183:IT:NOT def. – Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale].
  16. Corsani A., Lazzarato M. (2008), Intermittents et Précaires, Paris: Éditions Amsterdam. Ervet – Emilia-Romagna Valorizzazione Economica del Territorio (2011), Cultura & creatività. Ricchezza per l’Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, testo disponibile al sito: www.ervet.it/cultura-creativita.asp (14 giugno 2013).
  17. Fumagalli A. (2007), Bioeconomia e capitalismo cognitivo. Verso un nuovo paradigma di accumulazione, Roma: Carocci.
  18. INPS Gestione ex-ENPALS (2012), Lavoratori e imprese dello spettacolo e dello sport professionistico: principali dati occupazionali e retributivi. Anno 2011, Roma.
  19. Marazzi C. (2002), Capitale & linguaggio, Roma: DeriveApprodi.
  20. Marazzi C. (2005), “Capitalismo digitale e modello antropogenetico del lavoro. L’ammortamento del corpo macchina”, in Laville J.L., Marazzi C., La Rosa
  21. M., Chicchi F. (a cura di), Reinventare il lavoro, Roma: Sapere 2000, pp. 107-
  22. 126. Morini C. (2011), Per amore o per forza. Femminilizzazione del lavoro e biopolitiche del corpo, Verona: Ombre corte.
  23. Perulli P. (2012), Il dio Contratto, Torino: Einaudi.
  24. Ranci C. (a cura di) (2012), Partite Iva. Il lavoro autonomo nella crisi italiana, Bologna: il Mulino.
  25. Raunig G. (2012a), Fabriken des Wissens. Streifen und Glätten 1, Zürich: diaphanes (trad. it.: Fabbriche del sapere, industrie della creatività, Verona: Ombre corte, 2012).
  26. Raunig G. (2012b), Industrien der Kreativität. Streifen und Glätten 2, Zürich: diaphanes (trad. it.: Fabbriche del sapere, industrie della creatività, Verona: Ombre corte).
  27. Ross A. (2009), “La nuova geografia del lavoro precario”, in Sociologia del Lavoro, 115, pp. 195-214, DOI: 10.3280/SL2009-115012
  28. SIAE (2012), Annuario dello spettacolo 2011, Roma, testo disponibile al sito: www.siae.it (14 giugno 2013).
  29. Supiot A. (2000), “Les nouveaux visages de la subordination”, Droit social, 2, pp. 131-145.
  30. Virno P. (2002), Grammatica della moltitudine, Roma: DeriveApprodi.

  • Destinies of artistic activity: visual artists' plural forms of employment and trade-offs in a French region Isabelle Mayaud, Laurent Jeanpierre, in SOCIOLOGIA DEL LAVORO 157/2020 pp.125
    DOI: 10.3280/SL2020-157007
  • Continuity, change and transitions of artistic professions in the Italian theatre industry Marco Serino, in SOCIOLOGIA DEL LAVORO 157/2020 pp.186
    DOI: 10.3280/SL2020-157010
  • Need for space. How artists rely on space to face precarious work conditions Damiano Razzoli, Stefano Rodighiero, Lorenzo Mizzau, Fabrizio Montanari, in SOCIOLOGIA DEL LAVORO 157/2020 pp.164
    DOI: 10.3280/SL2020-157009
  • Informational cognitive exploitation: Concealed relationships behind prosumers' activity on World Wide Web Agostina Dolcemascolo, Guillermina Yansen, in SOCIOLOGIA DEL LAVORO 145/2017 pp.61
    DOI: 10.3280/SL2017-145004

Federico Chicchi, Marco Savioli, Mauro Turrini, Soggettività intermittenti. Un’inchiesta sulla scomposizione del lavoro nell’ambito delle industrie creative in "SOCIOLOGIA DEL LAVORO " 133/2014, pp 42-57, DOI: 10.3280/SL2014-133003