"Occupabili" più che occupati? Ambiguità di un concetto di policy nel caso italiano

Titolo Rivista SOCIOLOGIA DEL LAVORO
Autori/Curatori Valentina Cuzzocrea
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/138
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 55-68 Dimensione file 109 KB
DOI 10.3280/SL2015-138004
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Secondo il principio di occupabilità, promosso dall’Unione Europea e da vari governi nazionali tra cui quello italiano, il lavoratore o aspirante lavoratore è ritenuto responsabile della propria posizione nel mercato del lavoro. Il focus sul miglioramento della capacità di ognuno di collocarsi nel mercato del lavoro, e di mantenere una posizione lavorativa, dà luogo ad un vero e proprio discorso sull’occupabilità, che è diventato dominante nelle politiche del lavoro e di formazione. Nonostante la sua diffusione, il concetto di occupabilità è rimasto principalmente un concetto di policy ed è stato raramente oggetto di riflessione teorica. Questo contributo riflette sulle definizioni del concetto, ponendole in relazione al contesto italiano e a recenti dibattiti su come si stia trasformando il welfare italiano, e mira a metterne in evidenza alcune ambiguità, in particolare la sua valenza ideologica, concludendo che ad una maggiore occupabilità possa non seguire necessariamente una maggiore occupazione.;

Keywords:Occupabilità, sistema di welfare, Italia, discorsi, ideologia neoliberista

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Valentina Cuzzocrea, "Occupabili" più che occupati? Ambiguità di un concetto di policy nel caso italiano in "SOCIOLOGIA DEL LAVORO " 138/2015, pp 55-68, DOI: 10.3280/SL2015-138004