Libri di Pedagogia sociale e della marginalità

La ricerca ha estratto dal catalogo 146 titoli

Carla Acerbi, Marialisa Rizzo

Pedagogia dell'oratorio

Criticità e prospettive educative

Questo lavoro nasce dal desiderio di parlare, in ambito laico, di oratorio, assumendo una prospettiva pedagogica, riconoscendone la valenza educativa, le potenzialità formative, le fatiche e criticità, come pure le possibilità trasformative e di interazione con la società e i territori attuali.

cod. 940.13

Il volume affronta il tema dell’esperienza religiosa, considerata nella sua genesi, e nei suoi vissuti e linguaggi. I dati presentati sono ricavati da un ampio questionario somministrato a circa tremila persone su territorio nazionale. Senza pretesa di una rigorosa rappresentatività, la ricerca offre una straordinaria ricchezza di spunti per nuovi percorsi di indagine, come per molte riflessioni sulle prassi educative, soprattutto nel momento attuale, in cui la società diventa sempre più multi-religiosa (e non soltanto laica).

cod. 1061.2

Musica ed esperienza religiosa.

Un'ipotesi di ricerca tra musicologia e pedagogia

Il primo esito di uno studio multidisciplinare ideato e avviato presso il Dipartimento delle Arti di Bologna con l’ambizioso intento di esplorare il rapporto strutturale (se esistente e se indagabile) fra la musica e l’esperienza religiosa.

cod. 1061.3

Educare nel tempo dell'estraneità.

Il lavoro educativo nelle urgenze della crescita contemporanea

È nel vivo di una rinnovata impresa educativa, chiamata a rispondere anche alle sfide della contemporanea estraneità, che il presente volume ha raccolto saggi diversi, intrecciando diverse esperienze e diverse prospettive disciplinari, perché insegnanti, educatori, psicologi, assistenti sociali, pediatri, amministratori... studiosi e ricercatori potessero cogliere le possibilità e contenere le criticità in gioco nei vissuti di estraneità e rilanciarle come ulteriori occasioni di crescita.

cod. 940.2.1

Il libro spiega come la mediazione possa aiutare a trasformare la nostra società, a proporre una nuova visione dell'Uomo e della sua partecipazione alla costruzione di una cultura della pace.

cod. 1422.6

Maria Luisa Iavarone, Teresa Iavarone

Pedagogia del benessere

Il lavoro educativo in ambito sociosanitario

Un testo per operatori di ambito socio-sanitario e assistenziale, e più in generale per tutti coloro che a vario titolo gestiscono relazioni di cura, sostegno, aiuto. In un’ottica educativa, il volume sostiene l’importanza della formazione al benessere, basata sull’idea che tutti possiamo imparare a star meglio e che il benessere non è soltanto una questione di quantità di risorse, ma soprattutto di qualità di scelte, individuali e sociali.

cod. 292.2.38

Crescere alle mafie

Per una decostruzione della pedagogia mafiosa

Le mafie non sono solo organizzazioni criminali, ma sistemi educativi fondati sul senso di appartenenza e di normalità. Occorre conoscere il dispositivo educativo mafioso per poterlo combattere. Questo volume propone una pedagogia civile contro la pedagogia mafiosa.

cod. 940.5

Identità, soggettività e disabilità.

Processi di emancipazione individuale e sociale

Obiettivo del volume è di verificare in che misura i dati di realtà consentono di superare l’idea stigmatizzante e ipertrofizzante che da secoli accompagna l’immagine e le rappresentazioni culturali e sociali delle persone in situazione disabilità, e restituire la realtà di percorsi esistenziali e di itinerari identitari aperti, invece, a ogni possibile aspirazione e realizzazione.

cod. 292.2.140

Un utile strumento sia per gli studenti di discipline pedagogiche che intendono approfondire il tema dell’agire educativo nei contesti sanitari sia per i professionisti dell’educazione e del settore sanitario che già si trovino ad operare in servizi in cui quotidianamente sono chiamati ad un possibile incontro tra competenze diverse.

cod. 565.1.6

Alessandra Romano

Il palcoscenico della Trasformazione

Processi di apprendimento nel Teatro dell'Oppresso.

Obiettivo del testo è di proporre il Teatro dell’Oppresso, le sue metodologie e le sue tecniche, all’interno dei contesti accademici e universitari come dispositivo pedagogico per mettere in discussione i modi di pensare e di agire, per sviluppare consapevolezza delle oppressioni esterne e interiorizzate e per creare le condizioni per promuovere apprendimento trasformativo con la revisione delle prospettive di significato psicologiche, epistemologiche e sociolinguistiche.

cod. 1361.8