Libri di Storia del giornalismo e delle comunicazioni di massa

La ricerca ha estratto dal catalogo 155 titoli

Casa editrice di grandi firme e numeri, la Bemporad fu attiva a Firenze dal 1889 al 1938, diretta da Enrico Bemporad, uomo di cultura ambizioso e moderno, attivo anche sul versante della promozione e della diffusione del libro. Le 5500 edizioni descritte nel catalogo, tra libri di varia e testi scolastici, sono un puntuale specchio delle grandi aspirazioni della casa editrice. Tra i titoli: Le avventure di Pinocchio, Gian Burrasca, le avventure di Salgari, opere di Verga e Pirandello…

cod. 1615.43

Il catalogo storico cronologico, dal 1816 al 1861, delle edizioni della tipografia Calasanziana, che svolse un ruolo fondamentale all’interno del progetto di egemonia culturale elaborato dagli Scolopi toscani negli anni della Restaurazione. Le edizioni testimoniano una particolare attenzione pedagogica all’insegnamento del latino, del greco e delle materie scientifiche, senza trascurare le esigenze di formazione dei nuovi ceti mercantili urbani.

cod. 1615.44

Sara Mori

Fogli volanti toscani.

Catalogo delle pubblicazioni della Biblioteca di Storia moderna e contemporanea di Roma (1814-1849)

I fogli volanti toscani del periodo risorgimentale, conservati presso i fondi della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma: la testimonianza di un genere editoriale di grande successo nell’Ottocento, che ha contribuito alla diffusione di nuovi valori, ponendosi come strumento di informazione politica e civilizzazione.

cod. 1615.45

Le ali del ventennio.

L'aviazione italiana dal 1923 al 1945. Bilanci storiografici e prospettive di giudizio

cod. 1792.72

Romain H. Rainero

Propaganda e ordini alla stampa.

Da Badoglio alla Repubblica sociale italiana

Il volume ricostruisce la storia delle imposizioni alla stampa durante il regime fascista, prendendo in considerazione la fase cruciale che va dalla prima caduta di Mussolini alla Liberazione, ossia dal 25 luglio 1943 al 25 aprile 1945; un periodo particolarmente difficile da studiare, sia perché le fonti sono state in gran parte fatte sparire sia perché a lungo, in questo dopoguerra, la storia della Repubblica sociale italiana è stata “banalizzata”, nel senso del sistematico rifiuto di esplorarne i contorni con equilibrio e imparzialità.

cod. 1615.37