Esoneri e dispense al Comune di Milano. La persecuzione antiebraica nei confronti dei dipendenti dell’Amministrazione comunale

Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Emanuele Edallo
Anno di pubblicazione 2020 Fascicolo 2020/293
Lingua Italiano Numero pagine 28 P. 121-148 Dimensione file 235 KB
DOI 10.3280/IC2020-293005
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L’articolo 13 del Regio decreto legge 1728/1938 prevedeva che le amministrazioni pubbliche non potessero avere alle proprie dipendenze persone di "razza ebraica". Ciò costrinse i comuni di tutto il Regno a dispensare dal servizio i dipendenti ebrei entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto. Questo saggio, intende aprire una nuova prospettiva di ricerca, analizzando sia l’iter burocratico-amministrativo e le dinamiche interne all’amministrazione comunale di Milano, sia i profili dei dipendenti comunali. A partire dalla metà di dicembre 1938, l’Amministrazione comunale milanese licenziò, per motivi razziali, ventisei dipendenti; due di loro vennero riconosciuti non appartenenti alla "razza ebraica" e poterono riprendere il lavoro, gli altri subirono la persecuzione. Si trattava di figure variegate e interessanti: semplici impiegati, ingegneri, medici, farmacisti, insegnanti, vigili del fuoco, segretarie, inservienti e operai. Dopo l’occupazione nazista della città, alcuni scelsero di fuggire all’estero, la maggioranza rimase, invece, in Italia, nascondendosi per non essere arrestata. In quattro vennero deportati ad Auschwitz, dove morirono. Alla fine della guerra solamente sei ripresero il posto di lavoro presso il Comune.;

Keywords:Ebrei, Milano, Comune di Milano, Persecuzione, Dipendenti comunali

Emanuele Edallo, Esoneri e dispense al Comune di Milano. La persecuzione antiebraica nei confronti dei dipendenti dell’Amministrazione comunale in "ITALIA CONTEMPORANEA" 293/2020, pp 121-148, DOI: 10.3280/IC2020-293005