La povertà nel Mezzogiorno: dalla miseria contadina all'esclusione urbana

La povertà nel Mezzogiorno: dalla miseria contadina all’esclusione urbana (di Enrico Pugliese) - ABSTRACT: L’articolo ha analizzato le caratteristiche e le specificità della povertà nel Mezzogiorno mettendo in evidenza sia gli elementi di continuità sia le più significative trasformazioni. La povertà assoluta è drasticamente diminuita in Italia e nel Mezzogiorno. Sono mutate e migliorate le condizioni di vita dei poveri e sono cambiati gli stessi soggetti colpiti dalla povertà. La sua composizione ha fatto registrare cambiamenti a livello demografico, occupazionale e territoriale, anche se disoccupazione e sottoccupazione sono condizioni sistematicamente associate alla povertà. L’aspetto più significativo è il superamento delle condizioni di miseria rurale che caratterizzavano la situazione di partenza ancora nei primi anni successivi al secondo conflitto mondiale. A questo indubbio dato di progresso sottolineato da molti autori ha corrisposto tuttavia una prosecuzione della povertà relativa, che comunque è espressione di disuguaglianza sociale. L’articolo ha messo in evidenza il ruolo importante del sistema di welfare e delle politiche sociale nel contrastare la povertà. La povertà nel Mezzogiorno ora è decisamente un fenomeno urbano e ne sono colpiti in modo particolare coloro che essendo marginali nel mercato del lavoro - madri sole ma anche famiglie numerose con genitori disoccupati - hanno anche una troppo modesta protezione welfaristica.;

Enrico Pugliese, La povertà nel Mezzogiorno: dalla miseria contadina all'esclusione urbana in "QA Rivista dell’Associazione Rossi-Doria" 2/2002, pp , DOI: