Il significato dei sogni nello stato psicotico. Considerazioni teoriche ed applicazioni cliniche

Titolo Rivista SETTING
Autori/Curatori Paola Capozzi, Franco De Masi
Anno di pubblicazione 2006 Fascicolo 2004/18
Lingua Italiano Numero pagine 33 P. Dimensione file 110 KB
DOI
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

La premessa di questo lavoro è che la teoria del sogno prospettata da Freud non è direttamente applicabile a quei pazienti, come gli psicotici, il cui stato di integrazione mentale è continuamente variabile. I sogni di questi pazienti mancano, infatti, di associazioni e quindi non è possibile con l’approccio analitico usuale approfondire il loro significato. Riprendendo il contributo di quegli autori che hanno permesso di chiarire la specifica qualità del sogno negli stati psicotici si sottolinea che questi sogni rimandano non al discorso metaforico del lavoro onirico ma alla concretezza della costruzione allucinatoria. Per tale ragione, anche se il significato del sogno appare manifesto all’osser-vatore questo può non essere compreso dal paziente. La recezione del sogno psicotico da parte dell’analista diventa tuttavia un veicolo indispensabile per ottenenere informazioni preziose non altrimenti ricavabili da altro materiale, per comprendere i modi attraverso cui si sta costruendo il sistema delirante e per lavorare analiticamente sul nucleo psicotico. I sogni di questo tipo sono molto utili nel corso della terapia perchè, riconosciuti dall’analista e dal paziente quando questi è ancora in grado di utilizzare la sua mente e successivamente elaborati, possono permettere l’insight e rendere possibile una stabile via d’uscita dalla psicosi. Nel lavoro viene descritta, tra le altre, la terapia analitica di una paziente in cui la comprensione dei sogni ha permesso di ricostruire l’episodio psicotico nel momento in cui minacciava di imprigionarla nuovamente.;

Paola Capozzi, Franco De Masi, Il significato dei sogni nello stato psicotico. Considerazioni teoriche ed applicazioni cliniche in "SETTING" 18/2004, pp , DOI: