Titolo Rivista FUTURIBILI
Autori/Curatori Niccolò Rinaldi
Anno di pubblicazione 2011 Fascicolo 2011/1-2
Lingua Italiano Numero pagine 11 P. 91-101 Dimensione file 265 KB
DOI 10.3280/FU2011-001007
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L’Autore mette in risalto come la conoscenza, la disponibilità e il dialogo del conoscere sono le condizioni per capire veramente l’afgano e la sensibilità afgana. E ciò è quello che manca in chi, straniero, si occupa dell’Afghanistan: diplomatico, militare, funzionario, volontario, tecnico medico, che arrivano, pensano di risolvere i problemi, per poi tornare presto in patria con un aumento di stipendio e di carriera. L’Autore richiama invece alcuni esempi di persone che entrano dentro all’animo afgano: Alberto Cairo è il più citato per la sua opera e i suo libri che riproducono questo rapporto con la vita quotidiana e l’identità afgana. Infine l’articolo riporta esperienze dirette dell’Autore, che si concentrano nell’incontro con Abdullah, il venditore di meloni, con il quale passa ore, sorbendo tè afgano, a parlare di vita quotidiana, di politica, a cominciare da Karzai.;
Keywords:Vita quotidiana afgana, dialogo con gli afgani, disinteresse e interesse degli stranieri per gli afgani
Niccolò Rinaldi, Un tè afgano in "FUTURIBILI" 1-2/2011, pp 91-101, DOI: 10.3280/FU2011-001007