L’onda lunga dei grandi eventi

Il saggio evidenzia come i grandi eventi possono avere un impatto sociale e simbolico oltre che economico ed urbano. I grandi eventi infatti, in molti casi, hanno ridisegnato l’immagine della città, la sua struttura fisica e l’organizzazione sociale dei suoi spazi. Le tracce di molti grandi eventi rimangono indelebilmente nella storia della città, diventando una eredità urbana. Il saggio non ha l’intento di ricostruire la vicenda urbana delle Esposizioni internazionali o delle olimpiadi, ma presenterà, attraverso alcuni dei casi più interessanti, gli aspetti che hanno anticipato la mutazione attuale e in parte ne possono spiegare la logica. Il difficile ma indispensabile passaggio dall’evento eccezionale alla routine di governo della città non può prescindere dal considerare alcuni elementi come essenziali. In particolare il saggio evidenzia il legame necessario, ma per nulla scontato, tra progetti e progettualità, la rilevanza del consenso per mobilitare energie e capitali, il problema delle aspettative crescenti, e ultimo ma non meno importante il riprodursi di diseguaglianze territoriali. I Mega eventi tendono ad introdurre cambiamenti strutturali nella città e quindi agiscono su equilibri territoriali e sociali. Le politiche di rilancio che mirano ad aumentare la competitività urbana spesso concentrano le risorse là dove più alto è ritenuto il fattore di moltiplicazione e maggiore sembra la visibilità sulla scena globale. Inevitabilmente le aree marginali della città continuano a rimanere nell’ombra, perpetuando processi di esclusione sociale e segregazione urbana.;

Keywords:Eredità, Mega eventi, città, trasformazioni urbane, progetto, diseguaglianze territoriali

Giandomenico Amendola, L’onda lunga dei grandi eventi in "SOCIOLOGIA URBANA E RURALE" 96/2011, pp 35-45, DOI: 10.3280/SUR2011-096003