Titolo Rivista STUDI ORGANIZZATIVI
Autori/Curatori Francesca Alby
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/1
Lingua Italiano Numero pagine 11 P. 64-74 Dimensione file 834 KB
DOI 10.3280/SO2012-001003
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Nello studio dell’interazione sociale e delle dinamiche organizzative, il corpo ha storicamente ricevuto un’attenzione marginale rispetto a quella data al discorso. Anche per questo, motivo e in linea con tendenze più recenti, questo articolo prende in esame soprattutto il contributo dei movimenti corporei allo sviluppo dell’azione sociale e organizzativa. In particolare, verrà analizzato empiricamente in che modo la postura e il posizionamento corporeo possano essere utili risorse nel lavoro di gruppo, e, più in generale, nel mantenimento di un’azione collettiva rapida e coordinata. Il lavoro ha diversi riferimenti teorici che vengono delineati nella prate introduttiva e utilizzati nell’analisi dei dati. In primo luogo un recente volume edito da Streeck, Goodwin e LeBaron (2011), che sistematizza e raccoglie i risultati di una linea di ricerca sviluppatasi gradualmente nelle quattro decadi passate e che gli autori chiamano embodied interaction. In secondo luogo, il riferimento è al contributo di due programmi di ricerca interdisciplinari, parzialmente sovrapposti: gli studi sul lavoro e sulle pratiche lavorative mediate da tecnologie (studi di ergonomia sociale: Mantovani, 2000; workplace studies: Luff, Hindmarsh e Heath, 2000 e in italiano: Zucchermaglio e Alby, 2005; Parolin, 2008; practice-based studies: Bruni e Gherardi, 2007), e gli studi sulla scienza e sulla tecnologia (science and technology studies ad esempio: Lynch e Woolgar, 1988 e, in italiano: Viteritti, 2011). L’analisi si basa su videoregistrazioni del lavoro di web designer all’interno di un’azienda con sede a Roma, azienda che si occupa di sviluppare e mantenere un portale internet. I risultati discussi nell’analisi empirica riguardano in particolare: a) come entrare e uscire dal gruppo: vengono analizzati alcuni dei meccanismi di coordinamento corporeo che rendono fluido l’ingresso e l’uscita dai gruppi di lavoro; b) come costruire il ritmo dell’interazione: i dati illustrano come in questo tipo di ambienti ad alta densità tecnologica agenti umani e non umani interagiscano (nelle modalità che vengono descritte) nel costruire il ritmo dell’interazione e dell’azione; c) come animare rappresentazioni statiche: viene mostrato come i web designer usino il loro corpo per animare rappresentazioni statiche dei siti internet che devono progettare rendendo visibili e condivisi processi di immaginazione congiunta assolutamente centrali per l’attività lavorativa in corso.;
Keywords:Body, coordination, web design, social interaction.
Francesca Alby, Corpi in interazione in ambienti di lavoro tecnologicamente densi in "STUDI ORGANIZZATIVI " 1/2012, pp 64-74, DOI: 10.3280/SO2012-001003