Metafisica e microfisica del male: dai demoni assoluti ai demoni mediocri

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Simona Forti
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/2
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 225-238 Dimensione file 154 KB
DOI 10.3280/PU2013-002006
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Vengono descritti due diversi modi di pensare il male politico, definiti, rispettivamente, (I) "paradigma Dostoevskij" e (II) "paradigma dei demoni mediocri". La correlazione tra volontà, onnipotenza e nulla, sebbene non più secondo il nesso religioso con cui Dostoevskij li concatenava, è infatti stata assunta e rielaborata dai maggiori filosofi della prima metà del Novecento, che hanno continuato a pensare il male come esito della perversione della volontà in onnipotenza, come risultato di un soggetto sovrano - collettivo o individuale - che per elevarsi a tutto produce il nulla. Viene argomentato che ora è tempo di elaborare un altro paradigma, il "paradigma dei demoni mediocri", secondo cui il male è un sistema nel senso di un intrigo di soggettività, di una rete perfettamente intrecciata di relazioni. Ciò significa innanzitutto porre in questione il ruolo esclusivo della volontà e del desiderio di morte, e guardare invece alle scene del male come luoghi potentemente abitati dalla volontà di vita.;

Keywords:Male politico, paradigma Dostoevskij, paradigma dei demoni mediocri, desiderio di morte, onnipotenza, volontà di vita

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Simona Forti, Metafisica e microfisica del male: dai demoni assoluti ai demoni mediocri in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 2/2013, pp 225-238, DOI: 10.3280/PU2013-002006