Etnopsicoanalisi o il perturbante nella psicoanalisi

Titolo Rivista INTERAZIONI
Autori/Curatori Ludovica Grassi
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2014/1
Lingua Italiano Numero pagine 10 P. 11-20 Dimensione file 41 KB
DOI 10.3280/INT2014-001002
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

L’etnopsicoanalisi s’innesta sulla originaria propensione della psicoanalisi a confrontarsi con l’alterità e con quanto vi è di perturbante nel familiare. Per entrambe, infatti, è centrale il ruolo dell’inconscio e degli affetti (in particolare dell’angoscia) nella clinica e nella costruzione di teorie. L’approccio complementarista, introdotto da Devereux, richiede l’utilizzazione sia della chiave di lettura psicoanalitica, sia di quella antropologica, senza rinunciare alla singolarità del soggetto nella cura. Il setting transculturale e il lavoro della nostalgia, per le loro qualità transizionali, possono favorire la ripresa dei processi di soggettivazione quando la migrazione ed eventuali ulteriori traumi ne hanno provocato l’interruzione.;

Keywords:Etnopsicoanalisi, alterità, migrazione, lavoro della nostalgia.

  1. Beneduce R. (2007). Etnopsichiatria. Sofferenza mentale e alterità fra storia, dominio e cultura. Roma: Carocci.
  2. De Martino E. (1962). Furore Simbolo Valore. Milano: Il Saggiatore.
  3. De Vita C., Grassi L. (2014). Migration ruptures: nostalgia between mourning and melancholia. 27th Annual EFP Conference: “Ruptures”, Torino, 10-13 Aprile.
  4. Devereux G. (1967). Dall’angoscia al metodo nelle scienze del comportamento. Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, 1984.
  5. Devereux G. (1970). Saggi di etnopsichiatria generale. Roma: Armando, 1978.
  6. Douville O. (2014). Le figures de l’Autre. Pour une anthropologie clinique. Paris: Dunod.
  7. Fabietti U., Malighetti R., Matera V. (2012). Dal tribale al globale. Introduzione all’antropologia. Milano: Mondadori.
  8. Fanon F. (1964). Pour la révolution africaine. Écrits politiques. Paris: La Découverte, 2001.
  9. Foucalt M. (1966). Le parole e le cose. Milano: Rizzoli, 1967. Freud S. (1919). Il perturbante. In: OSF, 9. Torino: Bollati Boringhieri.
  10. Grinberg L., Grinberg R. (1982). Psicoanalisi dell’emigrazione e dell’esilio. Milano: Franco Angeli, 1990.
  11. Inglese S. (1996). Introduzione. In: Nathan T. (1993). Principi di etnopsicoanalisi. Torino: Bollati Boringhieri, 1996.
  12. Kaës R. (2005). Il disagio del mondo moderno e la sofferenza del nostro tempo. Saggio sui garanti metapsichici, Psiche, 2: 57-65.
  13. Laplanche J. (1984). Nuovi fondamenti per la psicoanalisi. Roma: Borla, 1989.
  14. Laplanche J. (1993). Fra seduzione e ispirazione: l’uomo. Roma: La Biblioteca, 2002.
  15. Lévi-Strauss C. (1965). Introduzione all’opera di Marcel Mauss. In: Mauss M. (1950). Teoria generale della magia e altri saggi. Torino: Einaudi, 1965.
  16. Memmi A. (1957). Portrait du colonisé, précédé du Portrait du colonisateur. Paris: Gallimard, 1985 (ed. or.).
  17. Moro M.R. (1994). Genitori in esilio. Psicopatologia e migrazioni. Milano: Cortina, 2002.
  18. Moro M.R. (2000). Bambini di qui venuti da altrove. Saggio di transcultura. Milano: Franco Angeli, 2005.
  19. Nathan T. (1993). Principi di etnopsicoanalisi. Torino: Bollati Boringhieri, 1996.
  20. Remotti F. (2010). L’ossessione identitaria. Roma-Bari: Laterza.
  21. Ricoeur P. (1990). Sé come un altro. Milano: Jaca Book, 1993.
  22. Rosso C. (2013). «Identità in transito» o «lacerazione identitaria»? Il dolore dello sradicamento e sue ripercussioni nell’esperienza migratoria, Psiche, 1: 1-16.
  23. Winnicott D.W. (1971). La sede dell’esperienza culturale. In: Gioco e realtà. Roma: Armando, 1974.

Ludovica Grassi, Etnopsicoanalisi o il perturbante nella psicoanalisi in "INTERAZIONI" 1/2014, pp 11-20, DOI: 10.3280/INT2014-001002