Conoscere la vita psichica dei malati di Alzheimer per accompagnarli

Titolo Rivista QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA
Autori/Curatori Luis Ploton
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/37
Lingua Italiano Numero pagine 10 P. 67-76 Dimensione file 87 KB
DOI 10.3280/QPC2015-037004
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A partire dagli anni ’80, alcune tecniche di colloquio hanno permesso di poter parlare con il malato della sua malattia e di descriverla dal suo punto di vista. Ciò è essenziale per evitare dei rapporti di forza con lui, in un’ottica etica di ricerca del male minore. La vita psichica dei malati di Alzheimer è segnata dalla perdita della capacità di mobilitare in modo cosciente e volontario le facoltà acquisite e sviluppate con l’apprendimento. In particolare, essi perdono la capacità di pensare (e di ricordare) con le parole, e provano una sensazione di vuoto psichico. Il loro pensiero è quindi costituito da sensazioni e impressioni. Conservano, tuttavia, delle capacità empatiche insieme a un funzionamento affettivo adattato alla conservazione della memoria implicita (memoria affettiva?). Ma la perdita di comprensione cognitiva associata alla perdita dell’espressione verbale (catarsi) e alla riduzione delle capacità associative (lavoro di mentalizzazione) fanno sì che essi incontrino delle difficoltà a integrare psichicamente le loro emozioni. Rimane loro l’espressione comportamentale per manifestare due fenomeni recuperati in modo permanente, e che sono all’origine dei disturbi del comportamento: - l’angoscia di abbandono; - un sentimento latente di svalorizzazione.;

Keywords:Abbandono, angoscia, Alzheimer, comportamento, narcisismo

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Luis Ploton, Conoscere la vita psichica dei malati di Alzheimer per accompagnarli in "QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA" 37/2015, pp 67-76, DOI: 10.3280/QPC2015-037004