Autorità della fonte e credibilità del messaggio pubblicitario: il caso degli alimenti salutistici

Titolo Rivista RICERCHE DI PSICOLOGIA
Autori/Curatori Pier Luigi Baldi, Anna Mottini, Paola Iannello
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2015/4
Lingua Italiano Numero pagine 9 P. 591-599 Dimensione file 59 KB
DOI 10.3280/RIP2015-004001
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Il tema della salute suscita sempre più interesse negli italiani e molti messaggi pubblicitari vertono su di essa. Lo studio si pone l’obiettivo di indagare quanto questa tipologia di pubblicità risulti essere credibile. A questo scopo è stato somministrato ad un gruppo di 104 partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 61 anni, un questionario atto a valutare la credibilità di sei messaggi pubblicitari salutistici. I risultati mostrano che solamente alcuni messaggi pubblicitari salutistici sono considerati attendibili; appare inoltre una maggiore fiducia nel messaggio nei soggetti di età superiore.;

Keywords:Salute, pubblicità, credibilità, autorità della fonte

  1. Chirumbolo, A. & Di Lorenzi, C. (2012). La persuasione pubblicitaria. Roma: Carocci Editore.
  2. Cialdini, R.B., Petty, R.E., & Cacioppo, J.T. (1981). Attitude and attitude change.
  3. In M.R. Rosenzweig & L.W. Porter (Eds.), Annual Review of Psychology, 32, 357-404.
  4. Fabris, G. (1968) La Comunicazione pubblicitaria, Milano: Etas Kompass.
  5. Fogg, B.J., & Tseng, H. (1999). The Elements of Computer Credibility. Proceedings of the CHI’99 Conference on Human Factors in Computing Systems, Pittsburgh, Pennsylvania, United States.
  6. Fogg, B.J., Kameda, T., Boyd, Marshall, J., Sethi, R., Sockol, M., & Trowbridge, T. (2002). Stanford-Makovsky Web Credibility Study 2002: Investigating what makes Web sites credible today. A Research Report by the Stanford Persuasive Technology Lab in collaboration with Makvosky & Company. Stanford University.
  7. Fogg, B.J., Marshall, J., Laraki, O., Osipovich, A., Varma, C., Fang, N., Paul, J., Rangnekar, A., Shon, J., Swani, P., & Treinen, M. (2001). What Makes A Web Site Credible? A Report on a Large Quantitative Study. Proceedings of the SIGCHI’01 Conference on Human Factors in Computing Systems, Seattle,
  8. Washington, United States. Gili, G. (2005) La credibilità. Quando e perché la comunicazione ha successo. Soveria Mannelli (CZ): Rubettino.
  9. Hovland, C.I., Janis I.L., & Kelley, H.H. (1953) Communication and persuasion. Yale University Press.
  10. Johnson, K.M.; Conkiln, F., & Pearce, W.B. (1979). “The effects of two-channel communication and style of presentation on perception of source credibility” Journal of Marketing Research (29)1, 5-17.
  11. Nielsen Global Trust (2013). Under the influence: consumer trust in advertising
  12. Puggelli, F.R. (2000). L’occulto del linguaggio. Psicologia della pubblicità. Milano: FrancoAngeli.
  13. Regolamento (CE) n. 1924/2006 consiglio del 20 dicembre 2006. Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea

Pier Luigi Baldi, Anna Mottini, Paola Iannello, Autorità della fonte e credibilità del messaggio pubblicitario: il caso degli alimenti salutistici in "RICERCHE DI PSICOLOGIA " 4/2015, pp 591-599, DOI: 10.3280/RIP2015-004001