Journal title TERRITORIO
Author/s Alessandro Rocca
Publishing Year 2016 Issue 2015/75
Language Italian Pages 9 P. 148-156 File size 377 KB
DOI 10.3280/TR2015-075017
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Si dice che ogni giardino sia una rappresentazione dell’Eden ma non è inutile pensare che, qualche volta, il giardino possa essere anche la ricostruzione di un angolo d’inferno. La coscienza e la ricerca di questa duplicità, spesso nascosta ma sempre possibile, porta a un arricchimento del pensiero progettuale e interpretativo: gli elementi di inquietudine, di trasgressione, e persino di violenza, sono altrettanti legami con la dimensione naturale, sono essenziali passaggi di comunicazione tra la funzione edificante, costruttiva e intimamente razionale del progetto e la funzione oscura, inconscia e distruttiva dell’irrazionalità. Il progetto deve ripararsi, deve difendersi e deve lottare per sconfiggere il caos della materia illogica e oscura che è però un male necessario, il perturbante senza il quale nulla riesce ad assumere un senso, un significato, una forma
Keywords: Monumento; giardino; paesaggio
Alessandro Rocca, I fiori del male in "TERRITORIO" 75/2015, pp 148-156, DOI: 10.3280/TR2015-075017