Non è facile essere un teorico del campo: un commento all’articolo "Cartesian and Post-Cartesian Trends in Relational Psychoanalysis"

Titolo Rivista QUADERNI DI GESTALT
Autori/Curatori Lynne Jacobs
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2015/2
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 103-116 Dimensione file 207 KB
DOI 10.3280/GEST2015-002007
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Questo articolo è un commento in risposta a un capitolo scritto da Atwood, Stolorow e Orange, in cui gli autori criticano alcune delle idee dell’approccio psicoanalitico relazionale di New York. È stato scritto come parte di una "conversazione" continua fra due scuole di psicoanalisi contemporanea strettamente affini nel pensiero: la teoria dell’intersoggettività e la scuola relazionale americana (rappresentata in primo piano da Stephen Mitchell e Lew Aron), e la terapia della Gestalt. Le mie osservazioni affrontano le analogie epistemologiche fra la terapia della Gestalt e la psicoanalisi contemporanea, e trattano le differenti prospettive riguardanti il "qui ed ora", e il riconoscimento reciproco. Inoltre, sulla base della prospettiva teorica di campo e sull’esempio di alcune dichiarazioni di Isadore From, la teoria delle "interruzioni di contatto" e degli episodi di contatto della terapia della Gestalt è criticamente discussa.;

Keywords:Gestalt Therapy, psicoanalisi relazionale, teoria intersoggettiva, qui-ed-ora, riconoscimento reciproco, critica alla teoria delle "interruzioni di contatto"

  1. Beisser A. (1970). The Paradoxical Theory of Change. Retrieved from http://gestalttherapy. org/publications/paradoxicaltheoryofchange.pdf
  2. Benjamin W. (1995). Like Subjects, Love Objects. Yale: New Haven.
  3. Bergson H. (ed. or. 1910; 1960). Time and Free Will. New York: Harper Torchbooks.
  4. Culler J. (2003). Sulla decostruzione. Roma: Studi Bompiani.
  5. Derrida J. (1978). Writing and Difference. Chicago: University of Chicago Press.
  6. Hersch E. (2001). Making our Philosophical Unconscious More Conscious: A Method of Exploring the Philosophical Basis of Psychological Theory. Canadian Journal of Psychoanalysis, 9, 2: 165-186.
  7. Kohut H. (1977). The Restoration of the Self. New York: International Universities Press.
  8. Miller M.V. (2001). What Lies Beyond the Field? In: Robine J.-M., ed., Contact and Relationship in a Field Perspective. Bordeaux: L’Exprimerie, 109-118.
  9. Mitchell S. (1988). Relational Concepts in Psychoanalysis. Cambridge, MA: Harvard Press (trad. it.: Gli orientamenti relazionali in psicoanalisi per un modello integrato. Torino: Bollati Boringhieri, 1993).
  10. Müller B. (1995). On Isadore From’s Contribution to Gestalt Therapy. British Gestalt Journal, 4, 2: 121-128 (trad. it.: Il contributo di Isadore From alla teoria e alla pratica della Gestalt Terapia. Quaderni di Gestalt, 1992; 15: 7-23).
  11. Orange D.M. (1995). Emotional Understanding: Studies in Psychoanalytic Epistemology. NY: Guilford Press (trad. it.: La comprensione emotiva. Roma: Astrolabio, 2001).
  12. Orange D.M., Atwood G.E., Stolorow R.D. (1999). Intersoggettività e lavoro clinico. Il contestualismo nella pratica psicoanalitica. Milano: Raffaello Cortina.
  13. Parlett M. (1991). Reflections on Field Theory. British Gestalt Journal, 1, 1: 69-81.
  14. Parlett M. (1997). The Unified Field in Perspective. Gestalt Review, 1, 1: 16-33.
  15. Perls F.S., Hefferline R.F., Goodman P. (ed. or. 1951; 1994). Gestalt Therapy: Excitement and Growth in Human Personality. New York: Gestalt Journal Press (trad. it.: Teoria e pratica della terapia della Gestalt. Vitalità e accrescimento nella personalità umana. Roma: Astrolabio, 1971; 1997).
  16. Polster E. (1998). Translating Theory into Practice: Martin Heidegger and Gestalt Therapy. Gestalt Review, 2, 3: 253-268.
  17. Roberts A. (1999). The Field Talks Back. British Gestalt Journal, 8, 1: 35-46.
  18. Robine J.-M. (1997). Is There a Common Ground on Which We Can Build? Gestalt Journal, 20, 2: 7-22.
  19. Robine J.-M., ed. (2001). Contact and Relationship in a Field Perspective. Bordeaux: L’Exprimerie.
  20. Spagnuolo Lobb M. (2001). From the Epistemology of Self to Clinical Specificity in Gestalt Therapy. In: Robine J.-M., ed., Contact and Relationship in a Field Perspective. Bordeaux. L’Exprimerie, 49-65 (trad. it.: Il sé che crea ed è creato nel contatto. Teoria classica della terapia della Gestalt. In: Spagnuolo Lobb M. Il now-for-next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna. Milano: FrancoAngeli, 2011, 66-116).
  21. Staemmler F.-M. (1993). Projective Identification in Gestalt Therapy with Severely Impaired Clients. British Gestalt Journal, 2, 2: 104-110.
  22. Stolorow R.D., Atwood G.E. (1995). I contesti dell’essere. Le basi intersoggettive della vita psichica. Torino: Bollati Boringhieri.
  23. Stolorow R.D., Orange D.M., Atwood G.E. (2001). Cartesian and Post-Cartesian Trends in Relational Psychoanalysis. Psychoanalytic Psychology, 18: 468-484.
  24. Wheeler G. (2000). Beyond Individualism: Toward a New Understanding of Self, Relationship, and Experience. Hillsdale, NJ: The Analytic Press.
  25. Yontef G. (1993). Introduction to Field Theory. In: Yontef G., ed., Awareness, Dialogue and Process. Highland, NY: Gestalt Journal Press, 285-325.

Lynne Jacobs, Non è facile essere un teorico del campo: un commento all’articolo "Cartesian and Post-Cartesian Trends in Relational Psychoanalysis" in "QUADERNI DI GESTALT" 2/2015, pp 103-116, DOI: 10.3280/GEST2015-002007