Titolo Rivista RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA
Autori/Curatori Franco Fabbro, Fabio D’Antoni, Cristiano Crescentini
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/1
Lingua Italiano Numero pagine 17 P. 93-109 Dimensione file 1743 KB
DOI 10.3280/RSF2018-001006
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Le pratiche meditative sono dei training fisici e mentali atti a sviluppare l’attenzione volontaria, il ricordo di sé, la coscienza fenomenica e la concentrazione unitiva. Originate all’interno delle tradizioni spirituali, dell’induismo e del buddhismo, sono oggetto di studio e di utilizzazione da parte delle neuroscienze e della psicologia clinica. Negli ultimi due decenni molte ricerche sono state dedicate alla meditazione mindfulness (samma sati), che cerca di sviluppare l’attenzione volontaria (Focus Attention Meditation), la coscienza del testimone (Open Monitoring Meditation) e la capacità di sostare nel momento presente (essere nel qui e ora). Oltre allo sviluppo di abilità cognitive, le pratiche di mindfulness coltivano in particolare alcuni atteggiamenti mentali (equanimità, gentilezza, lasciar andare), in grado di modificare le abitudini mentali negative. Studi di neuroscienze cliniche e sperimentali hanno evidenziato che le pratiche di meditazione unitiva (samma samadhi) sono correlate con le funzioni sottese dai lobi temporali e parietali, in particolare dalla giunzione temporo-parietale, mentre le pratiche di meditazione di consapevolezza (samma sati) sono correlate in particolare alle funzioni del lobo frontale e prefrontale. Per queste ragioni le pratiche meditative possono essere considerate come una sorta di ponte tra spiritualità, neuroscienze e psicologia clinica.;
Keywords:Meditazione, mindfulness, attenzione, memoria, coscienza, carattere.
Franco Fabbro, Fabio D’Antoni, Cristiano Crescentini, Gli stati di coscienza nelle pratiche meditative in "RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA" 1/2018, pp 93-109, DOI: 10.3280/RSF2018-001006