Kim di Rudyard Kipling: il "Great Game" e il gioco dell’immaginazione narrativa

Titolo Rivista STORIA URBANA
Autori/Curatori Carlo Pagetti
Anno di pubblicazione 2019 Fascicolo 2018/160
Lingua Italiano Numero pagine 15 P. 141-155 Dimensione file 288 KB
DOI 10.3280/SU2018-160005
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Nel romanzo Kim (1901), Rudyard Kipling cerca di comprendere la complessità dell’India, quale paese multietnico, sotto l’impero britannico apparentemente benevolo (Raj). Il paesaggio umano e geografico dell’India, derivato dall’esperienza personale di Kipling, si sviluppa attraverso un cruciale dispositivo narrativo: i due personaggi principali sono un giovane sahib, di origini irlandesi, trasformato in un onnipresente ragazzo camaleontico e un venerabile, ingenuo, lama buddista, alla ricerca del sacro Fiume della Freccia. Viaggiando insieme, sono involontariamente coinvolti da un’altra figura paterna (Mahbub Ali, un commerciante di cavalli afgano) nel Grande Gioco, un’eredità storica del XIX secolo della lotta per il potere coloniale, ponendo i "veri" governanti britannici contro le avide spie russe. La crescente rilevanza del Grande Gioco, per la quale Kim viene istruito dai suoi maestri bianchi, è sottolineata soprattutto dai critici postcoloniali, che rilevano uno sgradevole significato ideologico sottointeso che indebolisce l’intero processo estetico. La complessità della trama di Kim, tuttavia, che introduce diverse interpretazioni della realtà (la ruota della vita buddista è vista come una persistente alternativa al Grande Gioco) e che mette in discussione l’identità ibrida di Kim, non consente una facile risposta. In aggiunta, attraverso Kim, il Grande Gioco acquisisce una qualità giocosa e umoristica che ricorda ai lettori lo sforzo creativo dell’autore, puntando a un livello più profondo di immaginazione e plasmando una relazione affascinante tra il mondo interiore di Kim e l’immensità profonda dell’India;

Keywords:Kim, R. Kipling, Romanzo, Grande Gioco, India coloniale, Impero britannico

Carlo Pagetti, Kim di Rudyard Kipling: il "Great Game" e il gioco dell’immaginazione narrativa in "STORIA URBANA " 160/2018, pp 141-155, DOI: 10.3280/SU2018-160005