Da Parigi a Napoli: "Cortez" e le strategie politiche di due capitali (1809-1820)

Titolo Rivista IL RISORGIMENTO
Autori/Curatori Paologiovanni Maione
Anno di pubblicazione 2019 Fascicolo 2019/1
Lingua Italiano Numero pagine 16 P. 93-108 Dimensione file 159 KB
DOI 10.3280/RISO2019-001005
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Nel 1809 all’Académie Royale de Musique va in scena Fernand Cortez ou La conquête de Mexique libretto firmato da Victor-Joseph Etienne de Jouy e Joseph-Alphonse d’Esménard e musicato da Gaspare Spontini. Il soggetto di quest’opéra fu suggerito da Napoleone con un chiaro intento politico. La figura del conquistatore, manipolata con strategica maestria, mirava a propagandare l’eroicità del condottiero corso in procinto di partire per la campagna di Spagna. Sull’onda di una drammaturgia settecentesca che molta attenzione aveva posto sul mito di Hernán Cortés declinandolo in vario modo secondo intenti ideologici assai dissimili, i poeti per musica francesi rivelano nella confezione del testo una progettualità assai ardita garante di un pensiero politico da amplificare e supportare. Dopo undici anni la partitura, nella sua revisione datata 1817, ha il suo debutto italiano sulle tavole del Teatro di San Carlo di Napoli, il palcoscenico borbonico con altrettanto acume prende in consegna l’opera spontiniana affidandola per la traduzione a un consumato librettista di teatro come Giovanni Schmidt e per gli "aggiusti" musicali a Gioachino Rossini.;

Keywords:Gaspare Spontini, Fernand Cortez, Napoli

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Paologiovanni Maione, Da Parigi a Napoli: "Cortez" e le strategie politiche di due capitali (1809-1820) in "IL RISORGIMENTO" 1/2019, pp 93-108, DOI: 10.3280/RISO2019-001005