Per una critica della vittima. Percorsi di accoglienza fra immaginario vittimario e politica del sospetto

Titolo Rivista WELFARE E ERGONOMIA
Autori/Curatori Danilo Palmisano
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2020/2
Lingua Italiano Numero pagine 11 P. 20-30 Dimensione file 193 KB
DOI 10.3280/WE2020-002003
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

L’articolo presenta alcune osservazioni nate da analisi teoriche e esperienze on field avute dall’autore negli ultimi dieci anni grazie a una ricerca di dottorato condotta dal 2015 al 2018 sulle migrazioni di minori stranieri non accompagnati, oltre a osservazioni sul campo rac-colte durante l’esperienza dell’autore come operatore sociale nei centri di accoglienza dal 2010 al 2015. L’approccio adottato è di tipo qualitativo con l’utilizzo di storie di vita e di os-servazioni partecipanti. L’articolo analizza il sistema di accoglienza che i migranti incontrano una volta arrivati sul territorio italiano: un contesto poroso, con finalità molteplici, in cui istanze securitarie e istanze umanitarie si saldano. In questo quadro il riconoscimento delle vittime della violenza migratoria avviene in un contesto problematico, costantemente in tensione tra stereotipi vitti-mari e politiche del sospetto.;

Keywords:Minori stranieri non accompagnati; migrazione; rifugiati; sistema d’accoglienza.

  1. Accorinti M. (2015). Centri di accoglienza: varietà tipologica e dibattito collegato. Rivista delle Politiche Sociali, 2-3.
  2. Beneduce R. (2015). The moral economy of lying: Subjectcraft, narrative capital, and uncertainty in the politics of asylum. Medical anthropology, 34(6). DOI: 10.1080/01459740.2015.1074576
  3. Bohmer C. e Shuman A. (2007). Producing epistemologies of ignorance in the political asylum application process. Identities: Global Studies in Culture and Power, 14(5): 603-629. DOI: 10.1080/10702890701662607
  4. Bracci C. e Coppola A. (2019). Da vittima a testimone: il percorso di rinascita del sopravvissuto alla tortura. In: Perocco F., a cura di, Tortura e migrazioni. Venezia: Edizioni Ca’ Foscari.
  5. Campesi G. (2015). La detenzione amministrativa degli stranieri. Storia, Diritto, Politica. Roma: Carocci.
  6. Derrida J. e Dufourmantelle A. (2000). Sull'ospitalità: le riflessioni di uno dei massimi filosofi contemporanei sulle società multietniche. Milano: Baldini & Castoldi.
  7. Fassin D. (2014). Ripoliticizzare il mondo. Studi antropologici sulla vita, il corpo e la morale. Verona: Ombre Corte.
  8. Fassin D. (2002). La souffrance du monde. Considérations anthropologiques sur les politiques contemporaines de la compassion. L’Evolution psychiatrique, 67(4).
  9. Ferrero M. (2019). La vulnerabilità degli immigrati nel sistema di accoglienza extra-ordinem dei richiedenti asilo. In: Perocco F., a cura di, Tortura e migrazioni. Venezia: Edizioni Ca’ Foscari.
  10. Giglioli D. (2014). Critica della Vittima. Roma: Nottetempo.
  11. Goffman E. (1968). Asylums. Essays on the social situation of mental patients and other inmates. Aldine Transaction (trad it.: Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della violenza. Torino: Einaudi, 2010).
  12. Harrel-Bond B. (2002). Can Humanitarian Work with Refugees Be Human. Human Rights Quarterly, 24: 51-85.
  13. Khosravi S. (2019). Io sono confine. Milano: Elèuthera.
  14. Kobelinsky C. (2010). L’accueil des demandeurs d’asile: une ethnographie de l’attente. Paris: Éditions du Cygne.
  15. Malkki L. (1995). Purity and exile. Violence, memory and national cosmology among Hutu refugees in Tanzania. Chicago: University of Chicago Press.
  16. Manocchi M. (2014). Richiedenti asilo e rifugiati: processi di etichettamento e pratiche di resistenza. Rassegna Italiana di Sociologia, 2.
  17. Manocchi M. (2012). Richiedenti asilo e rifugiati politici. Percorsi di ricostruzione identitaria: il caso torinese. Milano: FrancoAngeli.
  18. Manocchi M. (2011). «Questo sì che è un rifugiato». La valutazione della domanda d’asilo e i processi di etichettamento. Interdipendenze, 4.
  19. Mbembe A. (2016). Necropolilitica. Verona: Ombrecorte.
  20. McKinney K. (2007). Breaking the Conspiracy of Silence: Testimony, Traumatic Memory, and Psychotherapy with Survivors of Political Violence. Ethos, 35(3).
  21. Rigo E. e Dines N. (2015). Braccianti stranieri e retorica umanitaria. Gli Asini, 25.
  22. Sorgoni B. (2011). Etnografia dell’accoglienza. Rifugiati e richiedenti asilo a Ravenna. Roma: Cisu.
  23. Utas M. (2009). Victimcy, girlfriending, soldiering. Tactic agency in a young woman’s social navigation of the liberian war zone. Anthropological Quarterly, 78(2): 403-430.
  24. Wright T. (2002). Moving images: The media representation of refugees. Visual Studies, 17(1). DOI: 10.1080/147258602200000505

Danilo Palmisano, Per una critica della vittima. Percorsi di accoglienza fra immaginario vittimario e politica del sospetto in "WELFARE E ERGONOMIA" 2/2020, pp 20-30, DOI: 10.3280/WE2020-002003