Sublimi azioni. Nota sulla Fotografia Transfigurativa
Titolo Rivista PSICOTERAPIA PSICOANALITICA
Autori/Curatori Carlo Riggi
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2022/2
Lingua Italiano Numero pagine 7 P. 134-140 Dimensione file 150 KB
DOI 10.3280/PSP2022-002008
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La Fotografia Transfigurativa è la nuova corrente artistica che indaga le potenzialità della fotografia al servizio della memoria e del pensiero, associandola al sogno. L’arte, fin dalle prime incisioni rupestri, nasce come una necessità terapeutica, per decongestionare la mente da un sovraccarico di stimoli grezzi. La fotografia è un atto di scomparsa, il movimento dell’otturatore ottiene di far sparire uno stimolo grezzo per trasformarlo in un diverso contenuto simbolico. La sublimazione, in senso transfigurativo, non è asservita a un interdetto morale, non consiste nel mettere a tacere una pulsione, inibirla o abbellirla, sosti-tuendola con una rappresentazione socialmente più accettabile, ma riguarda la possibilità di rafforzare la barriera paraeccitatoria, aiutando l’individuo a integrare le emozioni e gestire l’angoscia. L’articolo si conclude con un omaggio al grande fotografo giapponese Nobuyoshi Araki, il quale ha utilizzato la fotografia per vivere appieno gli ultimi momenti di vita della moglie e il lutto per la sua perdita.;
Keywords:Fotografia Transfigurativa, sublimazione, memoria, sogno.
- Araki N. (1991). Winter journey. Tokyo: Shinchosha Company.
- Lévi Strauss C. (1958). Antropologia strutturale. Milano: Il Saggiatore, 1975.
- Botella C., Botella S. (2004). La raffigurabilità psichica. Roma: Borla.
- Santagata G. (2015). https://fotografiaartistica.it/nobuyoshi-araki-maestro-della-fotografia/
Carlo Riggi, Sublimi azioni. Nota sulla Fotografia Transfigurativa in "PSICOTERAPIA PSICOANALITICA" 2/2022, pp 134-140, DOI: 10.3280/PSP2022-002008