I nuovi scenari delineati dalla globalizzazione e l'aumentata complessità che ne consegue, restituiscono l'immagine di una realtà caratterizzata da elevati livelli di mutamento e di competitività, in presenza dei quali la flessibilità sembra essere l'unica risposta possibile.

Sul piano sociale, i mutamenti valoriali legati al clima culturale della postmodernità, ridefiniscono il contesto all'interno del quale gli attori economici sono chiamati ad operare, attivando un processo che investe la sfera della produzione e dei consumi.

Le strategie aziendali non sono più elaborate in funzione dell'abbattimento dei costi di produzione, ma in vista della costruzione di un'immagine del prodotto (marchio) che metta al riparo da un confronto, altrimenti impossibile, con i paesi dell'Est Europa o dell'Estremo Oriente.

La capacità di trovare risposte adeguate alle sfide lanciate dai mutamenti in atto segna il discrimine a partire dal quale sperimentare un modo nuovo di intendere l'agire economico, nel riconoscimento del legame profondo che esso intrattiene con le dinamiche in atto nella società civile.

L'area della provincia di Roma, per le caratteristiche strutturali legate al territorio e per la frammentazione interna delle attività produttive, costituisce un interessante laboratorio di ricerca all'interno del quale individuare gli elementi d'innovazione e le eventuali resistenze al mutamento da parte degli attori economici.

Maria Cristina Marchetti è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi Politici dell'Università di Roma "La Sapienza". Insegna Teorie delle comunicazioni di massa e Sociologia dei consumi presso la Lumsa. È autrice del volume Il consenso nelle società complesse (Roma, 2001).