Aver cura del conflitto.

Tiziana Tarsia

Aver cura del conflitto.

Migrazioni e professionalità sociali oltre i confini del welfare

Il volume studia il cambiamento delle società di fronte ai fenomeni migratori, assumendo il mondo del servizio sociale come ambito d’osservazione e il conflitto come categoria interpretativa. Le voci degli operatori offrono nuovi punti di vista sul difficile adattamento ai nuovi fenomeni delle politiche sociali e dei dispositivi di accoglienza, ma anche sulla fatica di gestire in proprio la dimensione più importante, quella della relazione personale con gli utenti.

Edizione a stampa

15,00

Pagine: 116

ISBN: 9788856831481

Edizione: 1a edizione 2010

Codice editore: 1520.677

Disponibilità: Discreta

Pagine: 116

ISBN: 9788856828382

Edizione:1a edizione 2010

Codice editore: 1520.677

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Come cambiano le nostre società di fronte ai fenomeni migratori?
Questo libro sceglie il mondo del servizio sociale come ambito d'osservazione e il conflitto come categoria interpretativa. Le storie personali dei migranti e dei professionisti del lavoro di cura si intrecciano su uno scenario in evoluzione, tale da mettere continuamente in discussione quanto ciascuno ritiene acquisito sulla propria identità.
L'approccio narrativo del testo si sviluppa attraverso una presentazione delle ipotesi di ricerca, che ne illustra i fondamenti teorici con alcuni esempi concreti tratti soprattutto da esperienze di formazione sulla gestione del conflitto in ambito interculturale. Il libro lascia poi spazio al racconto degli assistenti sociali che operano in alcuni servizi pubblici della provincia di Reggio Calabria, una periferia dell'Italia meridionale in cui i termini "migrazione" e "conflitto" assumono significati particolari.
Le voci degli operatori offrono nuovi punti di vista sul difficile adattamento ai nuovi fenomeni delle politiche sociali e dei dispositivi di accoglienza, ma anche sulla fatica di gestire in proprio la dimensione più importante, quella della relazione personale con gli utenti.

Tiziana Tarsia, borsista presso l'Università di Messina, vi ha insegnato Politica sociale. Opera nel campo della ricerca e della formazione di educatori e assistenti sociali. Si interessa di sociologia del conflitto e delle dinamiche interculturali e di politiche di welfare. Fra le sue pubblicazioni: Educare lo sguardo. Esperienze e proposte formative sull'osservazione nelle scienze sociali Aracne, Roma 2009.



Antonella Cammarota, Prefazione
Ringraziamenti
Identità, confine, narrazione
(Abitare la complessità, valorizzare la relazione; Il senso della fiducia nella relazione con l'estraneo; La necessità della relazione con l'altro; "L'uomo diventa la propria attenzione"; I nostri nomi raccontano; Quando ci immaginiamo i confini degli altri)
I segni dell'integrazione
(Integrazione e conflitto in Georg Simmel;I rituali di sostegno e il conflitto in Erving Goffman; Johan Galtung e la violenza culturale; La valenza trasformativi dei conflitti culturali; Fattori soggettivi dell'integrazione; Multiculturalismo: armonia o conflitto?)
Ai confini del welfare
(Il silenzio sociale come luogo di relazione; Il paradigma relazionale ei servizi alla persona; Imparare ad osservare, imparare a cambiare; L'organizzazione e l'identità professionale; Il servizio sociale come luogo di conflitto; Lavorare con gli altri; La sostenibilità della relazione con l'utente immigrato)
Conclusioni
(Il rischio di diventare invisibili; L'assistente sociale come policy-marker)
Bibliografia.

Contributi: Antonella Cammarota

Collana: Sociologia

Argomenti: Emigrazione, immigrazione - Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

Livello: Studi, ricerche

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