Ha ancora senso parlare di espressione artistica nell'epoca dell'esteticità diffusa e del "consumatore estetico"? E quale nesso può esservi tra l'apparente spontaneità del processo creativo-artistico e i dinamismi dell'educazione e della formazione? A tali domande tentano di rispondere i contributi compresi in questo volume, nella prospettiva di diversi campi artistici e disciplinari.
I saggi raccolti nel volume consentono al lettore di collocarsi nella concretezza dell'espressione artistica nel suo carattere strutturalmente pedagogico. Espressione artistica, quindi, come luogo di comprensione e comunicazione di sé; come via di accesso alla realtà e ai suoi significati; come "ponte" gettato verso l'altro, "linguaggio trasversale" in una società plurale e multiculturale.

Contributi di: L. Bottinelli, M. Caputo, C. Chiavetta, C. Cuomo, P. Dal Toso, R. Gabbiadini, L. Guerrini, D. Lentini, A. Lusardi, V. Magoga, E. Minetti, S. Nicolini, G. Pinelli, M. Piva, A. Porcarelli, F. Renda, T. Rompianesi, C. Sintoni, A. Spinelli.

Michele Caputo insegna Pedagogia generale, Teoria e pratica della formazione e Pedagogia dell'espressione artistica presso l'Università di Bologna. I suoi percorsi di ricerca intrecciano aspetti storico-epistemologici e le nuove "emergenze" educative della società multiculturale. Fra i suoi scritti più recenti: Oltre i "paradigmi del sospetto" Religiosità e scienze umane, FrancoAngeli, Milano, 2018. Sul tema della valenza educativa dell'espressione artistica, in particolare, si ricorda la curatela, con G. Pinelli, di Arte, religiosità, educazione. Esplorazioni e percorsi, FrancoAngeli, Milano 2018, in cui il nesso tra arte ed educazione viene colto al crocevia con il tema della religiosità e della formazione religiosa.