Questo numero di Salute e Società è dedicato alla ricerca nel campo della comunicazione della salute. Cosa s'intende per comunicazione della salute e cosa comprende? Si tratta di un settore teorico-applicativo in cui le tecniche e la prospettiva comunicativa vengono utilizzate e messe al servizio degli obiettivi di benessere personale e collettivo, al fine di connettere e rendere possibile la cooperazione fra i diversi attori, livelli e prospettive che intorno ai servizi sanitari e, in più ampia prospettiva, intorno alla promozione della salute, del benessere sociale e della qualità della vita si intrecciano.
La comunicazione della salute disponibile sui media, attivata dagli attori pubblici, associativi e privati, sta assumendo una rilevanza e una diffusione mai conosciuta prima. Si può parlare di un boom, di un suo incremento esponenziale nella pratica quotidiana, anche se ancora frenata da molti limiti culturali, economici e organizzativi soprattutto nel settore pubblico. In particolare, la disponibilità di nuovi canali tecnologici e mediatici si sta ponendo come nuova arena di incontro, mediazione, innovazione, ma talvolta anche di manipolazione, di un vasto pubblico di navigatori (comprendente gli stessi professionisti) che di tali canali si servono.
Tale situazione definisce un nascente interesse collettivo e pubblico per la salvaguardia del cittadino e la costituzione di un "ambiente favorevole alla salute", come ha indicato la Carta di Ottawa (1986), da esplicare non solo rispetto all'ambiente mediatico, ma anche alla comunicazione organizzativa, di cura e interpersonale che si svolge negli ambienti sanitari.
Per quanto di comunicazione si parli molto, poche sono state finora le riflessioni sistematiche e le convergenze fra le varie aree degli studi comunicativi applicati al campo sanitario e della qualità della vita. La raccolta di saggi qui presentata cerca di andare in questa direzione affrontando i maggiori nodi emergenti e contribuendo al costituendo campo della sociologia della salute e della medicina che anche in Italia sta organizzandosi e può favorire cambiamenti virtuosi nei sistemi di salute contemporanei.