L'identità socioculturale di individui e gruppi sociali si appoggia su una serie di categorie condivise che orientano anche la costruzione sociale della realtà : tali categorie, oltre a essere ri-elaborate individualmente e all'interno di dinamiche di gruppo, subiscono una primaria impronta da parte di fenomeni macro-culturali, ideologici e politici.

La ricerca prende in considerazione il modo in cui il sistema politico contribuisce a configurare un particolare modello categoriale. Il caso di studio sul fascismo italiano si rende a tale proposito particolarmente paradigmatico e illuminante: la politica del corpo, la prima guerra mondiale come "mito fondatore", l'indicazione perentoria di un modello familiare, la politica razziale divengono, in questa luce, stratagemma politico e disegno culturale per coltivare e promuovere una orientata visione del mondo e della società nazionale.

"Puro" e "impuro" - categorie simboliche profonde, legate alla corporeità e al quotidiano, sulle quali si è sviluppato un denso dibattito socio-antropologico - rappresentano un'utile chiave di lettura per comprendere l'evoluzione storico-ideologica di alcune delle politiche del fascismo e porre in evidenza come anche in altri contesti si possa, con la stessa modellistica e con le stesse pragmatiche, realizzare un uso politico di categorie simboliche solo in apparenza astratte.

Folco Cimagalli , sociologo, docente a contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Università LUMSA di Roma, collabora alle attività formative, alle ricerche e ai seminari specialistici della prima Cattedra di Metodologia e Tecnica della Ricerca Sociale presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione della Università "La Sapienza" di Roma e delle Cattedre di Sociologia generale e Politica sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche della Università degli Studi di Teramo.