L'arte, la società, l'impegno

Nicola Corradini

L'arte, la società, l'impegno

La critica figurativa sulle pagine di «Rinascita» (1962-1966)

Edizione a stampa

18,00

Pagine: 112

ISBN: 9788820434106

Edizione: 1a edizione 1989

Codice editore: 1520.131

Disponibilità: Discreta

Nella prima metà degli anni Sessanta, la politica figurativa del Pci trova sulle colonne di "Rinascita" un medium privilegiato, che contribuisce alla diffusione di un credo estetico ispirato ai canoni del rispecchiamento e della "rappresentatività" dell'opera d'arte. Divenuta settimanale dal maggio del 1962, "Rinascita" assume ben presto un ruolo determinante nel dibattito sui problemi della cultura visiva, proponendo ai suoi lettori modelli decifrabili in chiave di impegno morale e cotitenutistico: una "pittura delle cose", che si rivela strumento di analisi e di trasformazione del mondo.

Per i critici di "Rimiascita" il nemico da battere è quel complesso di esperienze che dall'Ottocento si trascina sino all'informale e agli ultimi prodotti estetici del neocapitalismo, sotto il denominatore comune dell'ermetismo e dell'astrazione. L'alternativa al capriccio e all'arbitrio della non figurazione è un'arte che faccia propria la lezione dei padri della "pittura rivoluzionaria e popolare", (da David a Siqueiros, da Géricault a Grosz), mettendo a nudo i conflitti sociali e risarcendo l'uomo nella sua totalità.

E questa la tesi del libro: che una linea interpretativa dogmatica, spesso basata sul perverso gioco degli opposti (Siqueiros-Tamayo, Giacometti-Burri, Guttuso-Morandi, ecc.), e a volte retaggio del realismo zdanoviano degli anni Cinquanta, abbia determinato una sorta di autochiusura della critica militante comunista; ed abbia impedito di cogliere i mutati meccanismi di produzione e di fruizione estetica, tipici di una società in rapida trasformazione: quella società che si avviava alla svolta del Sessantotto.

Nicola Corradini (Catanzaro, 1941) è ordinario di Semiologia presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara e professore a contratto nel Dipartimento di Storia delle arti visive dell'Università di Pisa. Tra i suoi lavori più recenti: Semiotica e comunicazione visiva (1985); I segni della comunicazione industriale (1987).

1. Le neoavanguardie, la pittura visionaria e la proposta di un'alternativa
1. Guttuso v/s Antonioni
2. A Milano-:Corea, con Pasolini
3. Toppe di colore
4. La XXXI Biennale di Venezia
5. Redon, mistico e torbido
6. Giacometti, cantore dell'uomo
7. Il Marat di Guttuso
8 Que viva Mexico!
9. Thorez, critico (f arte
10. Léger, il titano
11. Ecce Grosz
12. Espressionismo sociale e non
2. Avanguardie storiche, libertà delle arti e mezzi di comunicazione di massa
1. La pittura di contenuto guarda al passato
2. Guttuso contro la «cultura del benessere»
3. Vespignani e altri
4. Un realismo totale: il Cubismo
5. Un realismo di superficie: la Pop
6. Ancora sulla Biennale del'64
7. Krusciov e la «coda dell'asino»
8 Voci di dissenso
9. Cultura di opposizione e «mass media»
10. Beethoven nel bagno
11. Pro e contro Eco
12. Un invito al dialogo
13. Una lettera sul «parlar difficile»
14. Tra Fischer e Lukács
3 La recita dell'arte come recita della realtà
1. Realismo e realismo
2. L'artista risponde
3. I magnifici sette della figurazione
4. Drammatizzare i conflitti
5. Super-pittura
6. Dada Bolschevismus
7. Guttuso, il proletario
8. Morandi, l'aristocratico
9. Non domandarci la formula
10. Da Torino a Roma, sotto il fascismo
11. Pittori dentro e fuori la fabbrica
12. La XXXIII Biennale di Venezia
13. E' possibile una «biblioteca generale» del marxismo?
14. Il no di Salinari
Indice dei nomi


Potrebbero interessarti anche