Il compito degli operatori sociali (assistenti sociali, animatori sociali, educatori professionali, psicologi) che lavorano all'interno delle residenze sanitarie è quello di aiutare la persona anziana non autosufficiente a integrarsi nella comunità sociale dell'istituzione, a mantenere lo stile di vita seguito fino al momento del ricovero e a tenersi in contatto con l'ambiente familiare e sociale di provenienza.

Le residenze sanitarie si trovano spesso a fronteggiare bisogni sanitari in costante e inarrestabile espansione senza poter contare su risorse finanziare e umane adeguate. Quando ciò accade è forte il rischio che queste istituzioni perdano di vista il loro compito primario che non è solo quello di "curare" e "riabilitare", ma anche quello di offrire alle persone anziane "residenti" un ambiente fisico e sociale entro il quale la loro identità possa essere tutelata e la loro autonomia residua possa esprimersi compiutamente.

Il libro propone agli operatori sociali che lavorano nelle residenze per anziani i metodi e gli strumenti che possono essere utilizzati per incoraggiare i "residenti" a raggiungere e mantenere il maggior livello di autonomia sociale, con particolare attenzione al mantenimento dei legami affettivi con il proprio nucleo familiare.

Il libro si rivolge non solo agli addetti ai lavori (operatori sociali, infermieri, terapisti della riabilitazione, ausiliari) ma anche ai volontari e ai familiari.

Antonio Censi , sociologo, ha perfezionato la sua formazione nell'ambito della Scuola Italiana di Psicosocioanalisi (Ariele). È direttore sociale della "Casa di Ricovero di Bergamo. È autore, con Mario Foce, del volume Raccontarsi per vivere (1997).