Dallo studio della dimensione del fenomeno e dei suoi modi di insediamento territoriale emergono preziose indicazioni sul ruolo e sull'incidenza dell'attività imprenditoriale delle donne nello sviluppo del nord-est.

Non risulta ancora sistematica l'attività di analisi su questo tema; i due studi qui presentati sono solo un primo passo anche se già individuano nitidamente un mondo assai vitale, pulsante nelle scelte e operante a livelli di eccellente professionalità nelle estreme varietà dei settori coperti.

L'ignoranza del fenomeno o il radicarsi di preconcetti, superati da tempo dai fatti, sono entrambi al contempo causa ed effetto dell'attribuzione, da parte dei media, di una responsabilità per lo più maschile nella crescita dell'area a più alta velocità di sviluppo del nostro Paese.

Con questa ricerca composta da una prima parte quantitativa ed una seconda parte qualitativa si cerca di completare il quadro della realtà imprenditoriale in una regione importante del nord-est, il Veneto, evidenziando le dimensioni e il coinvolgimento di genere femminile. Da questa analisi non emergono solo i comportamenti connessi al ruolo di imprenditrice, ma anche tutti gli elementi dello specifico femminile in quanto la donna viene responsabilizzata due volte: in ambito familiare e aziendale.

Ne risulta un quadro vivo che esce dall'aridità dei numeri per dare voce a queste vere "protagoniste del cambiamento" (Bimbi) che propongono infine anche modelli organizzativi aziendali nuovi: ecco quindi aziende con meno livelli gerarchici e modelli decisionali più partecipativi e dirette da persone ottimiste, soddisfatte, che sanno coniugare in modo equilibrato il ruolo svolto nell'impresa e quello svolto in famiglia.