L'esperienza della fondazione e dello sviluppo della Olivetti non è stata, forse, fino ad oggi, compresa e valorizzata come avrebbe meritato. L'origine di quest'azienda rappresenta, infatti, un momento essenziale nell'ambito dell'area di riflessione e di analisi socio-lavorista italiana. Camillo ed Adriano Olivetti si possono considerare senza ombra di dubbio due pionieri della ricerca di nuove forme di organizzazione del lavoro e, soprattutto, di una nuova concezione del ruolo sociale dell'impresa nel nostro paese.

Essi hanno tratto spunto da esperienze industriali realizzate all'estero arricchendole con il loro originale apporto e con la loro personale sensibilità. In tal modo hanno rivoluzionato non solo il ciclo di vita dell'azienda, ma anche le abitudini di vita intra e inter aziendali dei dipendenti e dei loro familiari.

Con questo volume si è cercato di ripercorrere i momenti salienti di questa vicenda così peculiare, rilevante e carica di significato, non solo in campo strettamente industriale, ma anche e soprattutto negli ambiti culturale, artistico, etico, civile e non ultimo sociologico del nostro paese.

L'analisi che Adriano Olivetti faceva della società è tuttora attuale e i mali da lui enumerati sono più che mai al centro del dibattito odierno. Capisaldi del suo pensiero sono la crisi della rappresentanza tradizionale, un modello sociale ispirato al concetto federativo di decentramento ed alla pianificazione dal basso, e soprattutto un'azienda 'centro' di diffusione di cultura e di iniziative innovative che pone in prima linea le risorse umane: "la fabbrica è per l'uomo e non l'uomo per la fabbrica".

Chiara Ricciardelli , laureata in Scienze Politiche ad indirizzo politico-sociale nel 1998, ha iniziato ad interessarsi alla vicenda olivettiana con la tesi di laurea. Nei due anni successivi, con la collaborazione del Dipartimento di sociologia dell'Università di Bologna e della Fondazione Olivetti di Roma, ha approfondito i vari aspetti connessi alla storia strettamente aziendale grazie anche a diversi colloqui con i protagonisti di quella stessa "storia".