Realizzata negli Stati Uniti per consentire una valutazione obiettiva del nido, e adattata alla situazione italiana, la SVANI si articola in 37 item valutabili quantitativamente e raggruppati in 7 subscales (arredi e materiali, routine, linguaggio, apprendimenti, interazioni, organizzazione delle attività, bisogni degli adulti).

Sulla base dei dati raccolti si possono costruire profili e indici che consentono confronti tra sezioni e nidi diversi e fra il "prima" e il "dopo" di azioni di intervento.

Essa serve a molteplici scopi. Può essere utilizzata per definire la qualità educativa delle singole sezioni di un asilo nido, ma anche per cogliere le dimensioni più critiche, che occorre correggere e migliorare.

Una breve introduzione ne illustra l'applicazione, che può venir svolta sia dagli educatori stessi del nido che da ricercatori estranei, per valutare ciò che si fa nell'esperienza corrente e migliorare il proprio lavoro, durante corsi di aggiornamento o nell'ambito di indagini su scala più vasta.

Thelma Harms, Debby Cryer e Richard M. Clifford lavorano presso il Frank Porter Graham Development Center dell'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill. Da anni si occupano di evaluation di istituzioni per la prima età.

Monica Ferrari ha conseguito un dottorato in pedagogia e lavora attualmente su temi di storia dell'infanzia.

Paola Livraghi è dottorata in pedagogia sperimentale e si occupa di educazione della primissima infanzia.