Una social survey su ottocento milanesi, replicata in tre altri contesti regionali del Nord Italia per un totale di tremila interviste e ripetuta a distanza di cinque anni, esplora i meccanismi e le risorse con cui la popolazione anziana di una grande città fa fronte all'inesorabile azione del tempo e degli eventi di vita e consente di riflettere sulla specificità della condizione anziana.
Per un adulto il superamento di un passaggio di crisi può avvenire ricostituendo intatta la propria capacità di realizzarsi: l'organizzazione della vita quotidiana e delle cose che hanno senso è elastica. Nell'età anziana, invece, gli eventi critici (l'invecchiamento del corpo, la rarefazione degli amici e dei cari, la perdita dei punti di riferimento quotidiani) comportano un restringimento senza ritorno dello spazio di vita. Non è l'elasticità la qualità richiesta a un anziano, ma la plasticità: la capacità di accompagnare le radicali sollecitazioni, adattandosi nella propria forma ma senza spezzarsi, cambiando senza perdere identità e speranza.
La nave di Teseo era rimasta identica a se stessa anche dopo che tutte le sue tavole, consunte dal tempo e squassate dalle tempeste, erano state sostituite ad una ad una in mare aperto. Se pensiamo all'identità anziana in questo modo, come alla nave di Teseo, nuove priorità emergono nelle politiche sociali.
La ricerca suggerisce, con la logica dei numeri, che non si può pensare di fronteggiare l'esercito dei nuovi anziani con le sole armi (peraltro imprescindibili) del ricovero e del supporto economico. Occorre predisporre condizioni di radicamento nel vivere quotidiano, riorganizzando a misura d'uomo la scansione dei "luoghi" della società: la mappa degli spazi dell'abitare e delle reti di legami, l'orologio dei tempi di vita e dei tempi di riposo per chi è incaricato dell'accudimento. Affiora così una diversa funzione dello Stato, di raccordo e coordinamento, di regolazione e normazione oltre che di intervento diretto.
Giuseppe A. Micheli dirige l'Istituto di Studi su Popolazione e Territorio presso l'Università Cattolica di Milano. Per i nostri tipi ha pubblicato tra l'altro Generazioni (1991); La società del figlio assente (1995); Cadere in povertà (1999).