La ricerca presentata in queste pagine è frutto del lavoro collettivo di due gruppi, parte l'uno del Dipartimento di Scienze Sociali e l'altro delle Acli torinesi. La povertà di cui si occupa questo studio non è quella di cui alcuni individui e le loro famiglie - drammaticamente - fanno esperienza. Qui l'attenzione cade sulle rappresentazioni sociali della povertà condivise dalle persone che, per la professione che svolgono o per la vocazione da cui sono abitate, quotidianamente hanno a che fare con la povertà degli altri.
Queste persone: operatori sociali, volontari, cittadini indignati raccolti in un comitato civico, comunicano tra loro e, soprattutto, orientano comportamenti e strategie di azione muovendo da un'immagine più o meno articolata della povertà, dei fattori che la determinano e di quelli che ne consentono il contrasto. L'interesse per questo tema ha origine da una convinzione che ha radici profonde: gli individui progettano i propri corsi d'azione e li coordinano con quelli di altri in base alla definizione della situazione, in base al modo in cui rappresentano a sé e agli altri il contesto del loro agire.
Lo studio di queste rappresentazioni ha rilievo sia per la comprensione, sia per la spiegazione dell'agire sociale. A ciò si lega strettamente l'ipotesi che qualsiasi analisi culturale dia il meglio di sé quando venga situata entro specifici contesti locali. Contestualizzare le rappresentazioni della povertà a Torino significa inserirle nell'ambito di un insieme di relazioni e di comportamenti sociali, il cui equilibrio è stato profondamente scosso dalla crisi del fordismo. La ricerca di cui presentiamo qui i principali risultati si basa sulla realizzazione di cinque focus group, organizzati e condotti in cinque diverse aree urbane, tre quartieri popolari di Torino e due cittadine della cintura.
Mario Cardano, Antonella Meo, Manuela Olagnero condividono interessi di studio e ricerca sulle trasformazioni sociali e culturali della Torino post-fordista.
Vincenzo Buttafuoco e Valeria Zaffalon fanno parte del Gruppo di ricerca Acli di Torino, da tempo impegnato nello studio e nell'intervento sui fenomeni di povertà urbana.