Per molti secoli l'aggressività umana è stata trattata sotto un profilo prettamente negativo. Solo di recente anche la pedagogia, come altre scienze umane, ha rivalutato questa tendenza ineliminabile dell'essere umano che va peraltro promossa nelle sue forme difensive e costruttrici della personalità. Anche per l'educazione alla criticità, al pensiero autonomo e divergente, è necessario educare al conflitto. In questa prospettiva, è possibile affermare che ogni buona educazione nel XXI secolo non può esimersi dall'insegnare a gestire contrasti, ambivalenze e conflitti. Grazie ai principi teorici e alle indicazioni operative dellla Pedagogia interculturale è possibile promuovere uguali opportunità in educazione, gestire positivamente il pluralismo e la diversità, usare al meglio le competenze e le potenzialità presenti nella società multiculturale.
L'educazione interculturale rappresenta oggi il punto d'incontro sotto l'aspetto pedagogico per settori quali le interazioni in classe, i curricoli, la politica scolastica e universitaria, la relazione tra scuola e comunità, i rapporti sociali. In questo senso, la consapevolezza di fondo che percorre i diversi contributi si rintraccia nel riconoscimento del ruolo chiave che può e che deve essere svolto dai principi fondanti la pedagogia interculturale proprio nell'era del pluralismo, della globalizzazione e della complessità.
Agostino Portera è professore ordinario di Pedagogia interculturale, nonché direttore del Dipartimento di Scienze dell'educazione e del Centro Studi Interculturali all'Università degli Studi di Verona.
Paola Dusi è ricercatore di Pedagogia generale e sociale presso l'Università degli Studi di Verona, dove insegna Pedagogia sociale e Comunicazione interculturale.