LIBRI DI PAOLO JEDLOWSKI

Roberto Serpieri, Anna Lisa Tota

Quali culture per altre educazioni possibili?

Le relazioni iniziali e conclusive al Convegno tenutosi a ottobre 2016 presso l’Università “Federico II” di Napoli, congiuntamente con la conferenza di metà mandato dalle Sezioni dell’Associazione Italiana di Sociologia “Processi e Istituzioni Culturali” e “Sociologia dell’Educazione”; una serie di riflessioni proprio sull’intreccio tra culture dell’educazione ed educazione alle culture altre, tematiche riguardanti in particolare i giovani e la loro formazione.

cod. 11520.1

Alberto Marradi

Oltre il complesso d'inferiorità.

Un'epistemologia per le scienze sociali

Il dibattito fra sociologi, psicologi e politologi sull’unità o la differenza del metodo fra scienze fisiche e scienze umane e sociali ha perso la rilevanza che aveva in passato. Il curatore di questo volume ha posto il problema durante il primo Congresso latinoamericano di Metodologia, invitando i colleghi a prendere posizione sull’argomento. Ne è nata questa antologia, il cui curatore sottopone alla comunità scientifica il progetto di formulare un’epistemologia specifica per le scienze sociali, autonoma dalle scienze naturali nel vocabolario e nel metodo.

cod. 2000.1468

Paolo Jedlowski

Culture e narrazioni di sé

SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE

Fascicolo: 50 / 2015

The paper discusses the role of autobiographical narratives in everyday storytelling. After explaining definitions and concepts, it underlines how differences do exist in forms and in functions of autobiographical narratives which emerge in different cultures. It focuses on the relevance of the relationship between the storyteller and his/her listener, showing how the tales do result from their cooperation.

Paolo Jedlowski

Socievolezza e sfera pubblica. Tipi di conversazione nei "luoghi terzi"

SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE

Fascicolo: 41-42 / 2011

L’articolo propone la rilettura dei concetti di socievolezza di Georg Simmel e di sfera pubblica di Jürgen Habermas come tipi di conversazioni che si intrecciano nelle pratiche comunicative ordinarie e in modo evidente nei "luoghi terzi" descritti da Ray Oldenburg e caratterizzati da una socialità prevalentemente informale. Il testo si concentra sull’analisi dei caffè, primi luoghi terzi della modernità europea per poi osservare la trasformazione di questi contesti e l’emergere di pratiche comunicative legate alla socievolezza e alla sfera pubblica sul web. Diversi autori parlano oggi di una £cultura del caffè virtuale". Ma se tale cultura esiste, la storia dei caffè del passato ne costituisce la preistoria e i concetti che servono a leggere quest’ultima possono essere utili anche per leggere forme e funzioni di alcune delle interazioni comunicative che oggi nel web si dispiegano.

Elisabetta Ruspini

Uomini e corpi

Una riflessione sui rivestimenti della mascolinità

Una raccolta di saggi innovativa su un tema di originale interesse: come l’immagine dell’uomo e della virilità sta cambiando a confronto con il mutamento sociale e le trasformazioni dell’identità femminile.

cod. 1420.1.106

Anna Lisa Tota

La memoria contesa

Studi sulla comunicazione sociale del passato

cod. 1420.155

Laura Restuccia Saitta

Il presente ricordato

Bambini, identità, memoria nei servizi per l'infanzia e nella famiglia

cod. 2000.806

Giuseppe Di Costanzo, Gianfranco Pecchinenda

Max Weber

Un nuovo sguardo

cod. 1944.23

Paolo Jedlowski

Sulla mediatizzazione del senso comune

SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE

Fascicolo: 37 / 2005

The article investigates the relationships between the concept of common sense (one of the tools and specific matters of sociology in the daily life) and the current communication media, with particular reference to the media that - for convenience we continue to call mass media. In the author’s opinion, the presence of these media is of common sense by now, and in addition the contents and forms of the common sense itself are objects of mediatic competitions. Common sense is important because it represents some assumptions of thought and action that are taken for granted. So the competition for the construction of the common sense is a competition for the definition of what is suggested being obvious- in a society or in a part of it -, and in this way is taken away from the discussion. The construction of the common sense is made by relatively explicit strategies (like for instance the agenda-setting mechanisms), and above all by conversational strategies that can be discovered by suitable social-semiotic analysis. The complexity of the current societies is the reason of the existence of several local common senses, which the differentiation of the medial texts corresponds to. But there is a core of common sense that tends to characterize the current planetary society: around this core the competition among media and for the control on media is today harder.

Ais-Associazione Italiana di Sociologia, Giandomenico Amendola

Anni in salita.

Speranze e paure degli italiani

cod. 1520.473

Paolo Jedlowski, Marita Rampazi

Il senso passato

Saggi per una sociologia della memoria

cod. 1520.170