LIBRI DI ALBERTINA VITTORIA

Maria Luisa Di Felice, Antonio Farina

Politica, società, cultura al tavolo della storia

Studi in onore di Claudio Natoli

Professore di Storia contemporanea all’Università di Cagliari, Claudio Natoli ha svolto un ruolo originale come catalizzatore di interessi intorno all’università. Appassionato ideatore di eventi culturali, ha saputo far interagire la ricerca e la didattica con l’apertura al territorio e alle comunità, coinvolgendo scuole, archivi, istituzioni pubbliche e private, organizzazioni politiche e sindacali. Gli scritti raccolti in questo volume, opera di ricercatori e ricercatrici di vari ambiti disciplinari, offrono uno spaccato degli interessi di ricerca di chi con Claudio Natoli ha lavorato.

cod. 1116.34

Anna Ferrando

Stranieri all'ombra del duce.

Le traduzioni durante il fascismo

Nel ventennio fra le due guerre mondiali, mentre nazionalismi, dittature e protezionismo si affermavano in ogni angolo d’Europa, l’Italia fascista divenne il più importante consumatore di traduzioni al mondo. Il volume raccoglie i contributi di una ventina di studiosi che hanno indagato da diverse prospettive le reti dei trasferimenti culturali tra Italia, Europa e Stati Uniti nell’entre-deux-guerres, per riflettere sulle connessioni fra traduzioni, nazionalismo e internazionalismo. Punto di osservazione è la città di Milano, che proprio in quel periodo si andava trasformando nella principale fucina editoriale della penisola.

cod. 1615.74

Albertina Vittoria

L’inquieto e complesso rapporto tra politica e cultura Civiltà della crisi di Luisa Mangoni

ITALIA CONTEMPORANEA

Fascicolo: 274 / 2014

Nella nota viene preso in esame il volume Civiltà della crisi che raccoglie i saggi di storia della cultura italiana tra Otto e Novecento di Luisa Mangoni, tra i nostri maggiori studiosi di questo ambito, da poco scomparsa. Attraverso l’analisi dei saggi viene ripercorsa la ricerca condotta da Mangoni nell’arco di più di un quarantennio, che ha avuto al suo centro i rapporti tra la politica e la cultura. La metodologia che ha caratterizzato l’opera della studiosa è stata quella di scavare in profondità e non fermarsi a ciò che è pubblico e edito, nella convinzione che la "complessità dei fenomeni culturali non consente schematizzazioni" e che la storia degli intellettuali è stata spesso caratterizzata da percorsi non lineari e intrecci articolati.