LIBRI DI ROBERTA CAPELLO

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Il volume si interroga su quali contributi è in grado di offrire il territorio alla produzione di conoscenza. Indaga poi sul ruolo del sistema formativo nel fornire il capitale umano, sulla programmazione strategica e sui raccordi tra livelli politici e tecnici che possono favorire il governo della competitività territoriale.

cod. 1390.42

Nicola Bellini, Antonio G. Calafati

Internazionalizzazione e sviluppo regionale

Il tema dell’internazionalizzazione, e gli effetti che questa potrà produrre sull’economia (e la società) europea, sui singoli sistemi economici nazionali e sull’economia dei sistemi regionali nei quali il territorio europeo è articolato. L’Italia, per la particolare struttura dei sistemi regionali, è al centro dell’analisi, al fine di comprenderne le traiettorie di sviluppo nei prossimi due decenni.

cod. 1390.40

The paper addresses the challenge raised by the paper written by Cusinato, 2007. Within a systemic framework, it describes the ways in which the city has been interpreted in urban economics: as an agglomeration, a place with an endogenous capacity to allocate resources efficiently, a place of interaction and synergy, an economic system analysed with traditional macroeconomic tools. The paper identifies the theoretical frameworks of urban economics in which space exists in order to enlarge and strengthen the concept of city: additional effort is required on the one hand of agglomeration theories in applying the concept of the city as a milieu; and on the other of competitiveness theories, into which the concept of territory must be inserted, this being a challenge for urban economists.

Roberta Capello, Ugo Fratesi

Il modello MASST: un modello econometrico di previsione di sviluppo delle regioni europee

RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO

Fascicolo: 3 / 2006

Objectives The paper presents the MASST (Macroeconomic, Sectoral, Social and Territorial Model) forecasting model of regional growth built by the authors within an ambitious research project, aiming at providing territorial scenarios of the New Europe in 15 years, under different assumptions on the most important driving forces of change in the fields of economy, demographic, society, technology and institutions.

L’obiettivo generale dell’analisi è quello di valutare i benefici sociali dell’ipotesi di un grande progetto urbano. La novità dell’approccio è l’utilizzo di un particolare indicatore per i benefici collettivi, dato dall’incremento di valore patrimoniale generato nell’area dal progetto stesso; questo valore, confrontato con le valutazioni tecniche dei costi del progetto, fornisce una valutazione della profittabilità dell’intervento pubblico. La base teorica su cui poggia il lavoro è quella della teoria della rendita del suolo urbano, à la Alonso-Fujita, e della distinzione tra rendita differenziale e rendita assoluta. La misura dell’incremento di valore patrimoniale è ottenuta dalla applicazione della metodologia dei prezzi edonici, che permette di ottenere proprio quei prezzi che il mercato immobiliare attribuisce implicitamente ad ogni singola caratteristica dell’immobile, fornendo un utile modo per sopperire alla mancanza di un mercato diretto per ogni singola caratteristica.

Roberta Capello, Alessia Spairani

Apprendimento collettivo, ICTs e performance delle PMI

ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE

Fascicolo: 118 / 2003

In the last twenty years great attention has been devoted to the role played by ICTs on the performance of economic systems, at both national and regional level. Some basic facts are well known in this field, among which: 1) less developed regions and nations show a lower level of ICT adoption and, particularly, of strategic ICT use; 2) organisational changes play an important role in the exploitation of ICT potentialities to achieve greater performance. The present paper wishes to contribute to this debate by highlighting the role played by spatial elements in the development and exploitation of ICTs by small firms. The main questions that are put forward and empirically tested are: 1) Is it true that small firms achieve greater performance through the use of ICTs? 2) Is it true that collective learning processes and relational capital, which have recently been identified as the main channels through which small firms acquire advanced knowledge, also play an important role in ICT development and exploitation by small firms? Do the replies to these questions change according to the size of firms? The empirical analysis is based on a database built at the firm level in three main areas: a large city, Milan; a small city, Piacenza; and cities (Palermo and small cities) in a less developed region, Sicily.

Roberta Capello

Economie di scala e dimensione urbana: teoria ed empiria rivisitate

SCIENZE REGIONALI

Fascicolo: 2 / 2002

Un approccio critico alla teoria della dimensione ottima della città, in tutte le sue argomentazioni teoriche ed empiriche, conduce alla seguente constatazione: il problema della dimensione urbana esiste ed è importante e per questo va superata la visione neoclassica che lo nega per definizione. Non è un problema di dimensione ottima della città, ma di dimensione "efficiente", che dipende in buona misura da quello che la città produce, da come lo produce e da come si relaziona nel più vasto insieme del sistema di città. Il paradigma della "città a rete" riesce a sposare in modo soddisfacente teoria e empiria, a differenza degli altri paradigmi proposti che appaiono, a una lettura attenta, o studi empirici senza substrato teorico, o eleganti studi teorici senza un possibile riscontro empirico. Le considerazioni teoriche e le verifiche empiriche più avanzate ci indicano che i vantaggi del cambiamento strutturale possono, ma non devono necessariamente, realizzarsi al crescere della dimensione urbana. La città innovativa e ben governata può superare i costi della crescente dimensione; la città statica e poco lungimirante viene invece facilmente travolta dai costi, ambientali ed economici, della sua crescita.