La crisi delle ideologie e dei partiti, che si delinea a partire dagli anni novanta, segna l’inizio di una fase di disaffezione alla politica e di distacco dalle forme classiche della partecipazione. Le giovani generazioni aderiscono, infatti, a nuove forme di partecipazione che spingono, d’altro canto, a leggere questo fenomeno come un allargamento dei confini della politica. A partire da queste premesse la presente ricerca intende rilevare le rappresentazioni che i giovani universitari hanno oggi della politica, la presenza di un atteggiamento di distanza dalla stessa e di elementi di novità nella riflessione e nella partecipazione.
I soggetti coinvolti nella ricerca sono 176 studenti delle sedi universitarie di Lecce, Palermo e Roma. In particolare, la scelta della comunità universitaria, della quale i giovani sono parte viva e pulsante, si fonda sull’idea che questa possa offrire la possibilità di innescare nuove forme di pensare/agire la politica. Si è scelto di utilizzare la tecnica del focus group i cui contenuti sono stati analizzati mediante il pacchetto statistico T-Lab. I risultati indicano in generale che, nei giovani presi in esame, vi è una dimensione politica variegata che tuttavia difficilmente si traduce in azione. Gli aspetti più rilevati riguardano: l’attenzione alla politica internazionale e alla globalizzazione; l’impor¬tan¬za riconosciuta alle ideologie; una rappresentazione della politica che spesso si identifica con gli uomini politici e che si connota negativamente; il bisogno, da parte degli studenti, di conoscenze sulla politica e il desiderio di attivare, in se stessi, competenze anche a partire dalla comunità universitaria di cui fanno parte.