I soggetti comunemente descritti come “Senza Fissa Dimora” pos-sono essere rappresentati come di esclusiva competenza sociale. Que-sto può essere in parte vero nella gran parte di questa popolazione, mentre in una piccola quota, dell’ordine del 3-5% si tratta di soggetti che presentano un chiaro quadro clinico di non-collaborazione dove il dolore psicologico viene presentato secondo il codice della estrema concretezza. La diagnosi e il registro di sintonizzazione diventano par-ticolarmente specifici di questo tipo di sofferenza. La homelessness può essere colta come una raffinata modalità dissociativa, dell’ordine creativo, di sopravvivenza di stati del Sé dissociativamente sospesi a seguito soprattutto di esperienze traumatiche. Attraverso la presentazione di un caso clinico di un paziente grave-mente regredito e non collaborativo si prova a sottolineare la dimen-sione post traumatica della condizione homeless. La soluzione home-lessness si struttura attraverso il registro concreto che organizza i setting e i possibili percorsi di ripresa del processo dissociativo.