LIBRI DI LUIGI FADIGA

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L’autore ripercorre la linea temporale che scandisce la progressione della respon¬sabilità sulla base delle disposizioni normative che individuano diverse età, prima del raggiungimento della “maggiore età”, in relazione alle azioni giuridiche e alle decisioni previste. Nella mobilità dei riferimenti viene individuata la tendenza del le¬gislatore a sostituire gradualmente il criterio dell’età con il più duttile principio della capacità di discernimento.

Elisa Ceccarelli, Margherita Gallina

Tutela sociale e legale dei minorenni

Interpretazione e applicazione del diritto minorile

Il libro si propone di fornire una panoramica delle norme in materia di diritto minorile, anche con casi esemplificativi e una lettura multidisciplinare, analizzando le difficoltà e le conseguenze della loro applicazione e mostrando cosa accade nella vita e nella mente dei bambini e dei loro genitori. Il manuale si rivolge agli operatori che si occupano della tutela e della cura dei minorenni, ma può interessare anche tutti coloro che si occupano a vario titolo di bambini e ragazzi, in particolare gli insegnanti.

cod. 1130.339

Il garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza è un nuovo attore nelle politiche sociali. È presente ormai in quasi tutte le Regioni e Provincie Autonome. Tuttavia molti lo considerano inutile perché le sue pronunce sono basate solo sulla moral suasion. Per di più, il funzionamento del suo ufficio comporta spese che potrebbero essere evitate. L’A. ritiene invece che la mancata coercibilità delle pronunce del garante non faccia venir meno l’importanza della sua figura quando egli, come vuole la legge, è persona scelta per la competenza specifica e l’autorevolezza nel campo dei problemi dell’età evolutiva. L’implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo è un compito primario del garante infanzia. Contatti diretti con le autorità locali, tavoli tecnici, rappresentanza della fascia sociale minorile, sono operazioni efficaci e per di più non costose. Le vere criticità per i garanti regionali sono altre. Il loro ruolo non è sufficientemente riconosciuto. La loro indipendenza è minacciata dalle strutture burocratiche regionali. La loro visibilità è troppo scarsa e l’accessibilità è resa difficile. Malgrado ciò, la legge n. 47 del 2017 attribuisce ai garanti regionali un importante ruolo nella formazione dei tutori volontari, rafforzando così sensibilmente la loro figura.

Maria Teresa Pedrocco Biancardi

La prevenzione del maltrattamento all'infanzia

Dalla rilevazione precoce all'intervento appropriato

Per prevenire è necessario arrivare prima. Di questo si parla nel libro, presentando esperienze che possano incoraggiare un’evoluzione in ambito di prevenzione del maltrattamento all’infanzia, e conseguentemente una riduzione delle situazioni che impongono il ricorso alla divisione dei figli dai genitori, per evitare, agli uni e agli altri, dolorosi ma inevitabili vissuti di separazione.

cod. 1305.238

Maria Teresa Pedrocco Biancardi

Curare senza allontanare.

Esperienze di home visiting per il sostegno educativo alla famiglia

Il volume pone alcune domande sulla efficacia della prevenzione e sulla valutazione di produttività delle scelte operate per la tutela dei minori. Cerca di raccontare, ragionando, ciò che è possibile fare e ciò che si potrebbe fare in più.

cod. 1305.176

Salvatore Busciolano, Luca Degiorgis

Paternità e padri.

Tra regole e affetti

Frutto del Convegno dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (AIMMF), il volume raccoglie alcuni contributi incentrati sulla figura del padre analizzata da diverse angolature disciplinari.

cod. 98.17

Alessandra Pe', Antonella Ruggiu

Il giusto processo e la protezione del minore

Il volume, partendo dal nuovo testo dell’art. 111, che detta le regole del “giusto” processo nei casi riguardanti la protezione o l’affidamento dei bambini, affronta l’onnipresente dicotomia del, e nel, procedimento in cui si decide su un minore: da svolgersi in contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a un giudice terzo, con certezza dei tempi e secondo i canoni costituzionali di garanzia.

cod. 98.14

Albarosa Talevi

La voce dei bambini nel percorso di tutela.

Aspetti psicologici, sociali e giuridici

Il libro vuole essere un messaggio agli operatori dell’infanzia sulla necessità di amplificare la voce dei bambini fino a renderli diretti fruitori dei loro diritti. Il testo indica concreti percorsi da seguire, e attribuisce particolare efficacia al lavoro integrato, frutto di studi e approfondimenti, di conoscenza e scambio di esperienze di buone prassi, di confronto tra punti di vista elaborati in ambiti scientifici diversi.

cod. 1130.283

Antonietta Picardi

Minori, famiglia, persona

Quale giudice?

La persona, dentro e fuori la famiglia, nella minore età o nel disagio dell’esistenza, attraverso il prisma della risposta giudiziaria. Il volume immagina un Tribunale dal nome semplice, giudici meno distanti e davvero terzi: un organo che sia in grado di seguire l’individuo e la famiglia nella loro evoluzione e nelle crisi, giovandosi della sinergia tra la componente togata, presidio di legalità, e la componente onoraria, portatrice di conoscenze esperte.

cod. 98.10

Luigi Fadiga

Il bambino nel processo

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2004

L’Autore esamina la posizione del minore nel processo civile, allo scopo di verificare se nell’ordinamento giuridico italiano egli abbia spazio sufficiente per far sentire al giudice la sua opinione nei procedimenti che lo riguardano. Dopo avere sottolineato che nelle questioni patrimoniali egli è sufficientemente tutelato, in quanto esistono norme che sottopongono a controllo preventivo le decisioni dei genitori nelle questioni patrimoniali di maggiore rilevanza, l’Autore osserva che non altrettanto avviene per le questioni di carattere non patrimoniale. In questo settore infatti l’intervento di protezione del minore non ha carattere preventivo, ma si svolge quando la situazione di rischio è già in atto, e l’eventuale conflitto di interessi fra genitore e figlio non è preso adeguatamente in considerazione dalla legislazione attuale. Accade così che nei procedimenti civili che incidono sulla situazione del minore (come ad esempio in quelli di separazione e divorzio) il minore non sia rappresentato e non abbia spazio per far sentir la sua voce. Conseguentemente, l’Autore sottolinea con forza l’esigenza che i giudici effettuino con maggiore frequenza l’ascolto del minore nel processo civile, anche in applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e della Convenzione europea di Strasburgo del 1996, recentemente ratificata dall’Italia.