
Pubblichiamo in questo forum, gli interventi di alcuni soci fondatori della nostra Società di Psicoterapia Psicoanalitica. Come è evidente in ognuna di queste riflessioni vi è una linea di ricerca e di esplorazione differente che origina da una comune matrice: l’intento di trasformare la concezione trasmessa dalla psicoanalisi classica, ancorata a criteri rigidi dettati dall’Istituzione psicoanalitica, per andare incontro all’esigenze dei pazienti. L’osservazione e la pratica clinica avevano dimostrato l’inapplicabilità della tecnica psicoanalitica, per come era stata formulata, ai pazienti con patologie gravi o a quelli che afferivano nelle Istituzioni pubbliche. Il nostro modello del setting modulato, d’altra parte, proposto al mo-mento della fondazione societaria in quelle particolari situazioni, è oggi particolarmente adeguato anche alle situazioni cliniche che osserviamo nei nostri studi privati e a quelle che vengono chiamate le "nuove patologie" (per es. patologie narcisistiche e della "dipendenza"), oltre che alla nuova realtà sociale. La ricerca si è focalizzata sulla dimensione transferale e controtransferale, sul setting interno dell’analista e del supervisore, sul rapporto mente-corpo e sulla costruzione di un setting che possa adattarsi ai livelli di regressione arcaici nei quali transitano/sostano le patologie gravi, accogliendo nel controtransfert questa dimensione primitiva della mente. Questi interventi sono una testimonianza di una curiosità scientifica e di un desiderio di trovare-creare nuove possibilità di "cura" psicoanaliticamente intesa, originano da osservazioni cliniche ? così come ci ha insegnato Freud ? condotte con rigore, collegate alle riflessioni teorico-tecniche che hanno spinto a un pensiero psicoanalitico non ortodosso, già alla fine degli anni ’70.