LIBRI DI MARIAGNESE CHELI

Mariagnese Cheli, Laura Massi

Quali insegnamenti possono apprendere i Servizi di protezione e cura dell’infanzia maltrattata dalle Neuroscienze?

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 1 / 2024

Le conoscenze acquisite dalle scienze del neurosviluppo, in particolare dalla neurobio-logia interpersonale sugli effetti strutturali e funzionali del child abuse, possono stimola-re una riflessione utile ai professionisti impegnati nei servizi di protezione e cura dell’infanzia e adolescenza? Il presente contributo intende esaminare alcune suggestioni offerte da questo interessante corpus teorico che non solo individua le conseguenze sistemiche del child abuse sullo sviluppo, ma anche le variabili riparative di questa espe-rienza sfavorevole. Lo scopo è sostenere la resilience del bambino/adolescente nelle sue dimensioni fondanti lo sviluppo, ambito in cui dovrebbero sempre trovare un’integrazione gli interventi, ma anche la resilience dei professionisti coinvolti, al fine di garantire quella che sembra essere la variabile che maggiormente sostiene l’efficacia degli interventi di cura: il ripristino del senso di sicurezza in un ambiente autenticamente intersoggettivo, partendo dalla premessa che la mente è un complesso sistema sociale.

Mariagnese Cheli, Carmela Gambuzza

Il disturbo post traumatico complesso

Dalla teoria alla pratica multidisciplinare

L’incontro con la sofferenza di origine traumatica pone al professionista una sfida: predisporre una “via di cura emotivamente accettabile”, percepita dal paziente come sicura, identificando, accogliendo e valorizzando le risorse della persona ed evitando il rischio di vittimizzazione secondaria. Questo è l’obiettivo che si propone il volume, attraverso l’illustrazione di modelli di intervento ispirati alla prospettiva trauma-focused, verso cui stanno convergendo i recenti sviluppi teorici e metodologici delle scienze neurologiche, psicologiche, sociali ed educative.

cod. 1305.241

Mariagnese Cheli, Salvatore Busciolano

Il ruolo del Trauma e del Linguaggio nel sistema penale minorile

MINORIGIUSTIZIA

Fascicolo: 2 / 2021

L’articolo mette in luce la necessità di una prospettiva trauma orientata nell’ambito degli interventi sui minori devianti perché la letteratura scientifica evidenzia sempre più come, da un lato, il Disturbo di Personalità Antisociale (Dpa) possa collegarsi a una storia traumatica e, dall’altro, come i ragazzi reduci da esperienze sfavorevoli infantili (Esi) più frequentemente possono avere condotte devianti. Questo orientamento porta a modificare l’approccio ai ragazzi all’interno di una nuova e necessaria progettualità sistemica che parte dalla giustizia minorile fino a toccare tutti gli attori istituzionali coinvolti e le famiglie dei minori, una progettualità coerente e condivisa negli obiettivi, nelle prescrizioni e nelle azioni. In questa progettualità è fondamentale, all’interno del processo minorile, il ruolo di un linguaggio istituzionale comprensibile ai ragazzi, medium necessario per attivare una relazione che porti a una corretta assunzione delle proprie responsabilità, per poter riattivare un itinerario educativo efficace.

Mariagnese Cheli, Francesca Mantovani

La valutazione sociale delle cure parentali

Manuale per l'operatore

Questo manuale è rivolto agli operatori impegnati nei servizi di protezione dell’infanzia e dell’adolescenza nel difficile compito di valutare, per sostenere, le capacità genitoriali nei casi di rischio evolutivo e di pregiudizio. Il suo scopo è quello di fornire strumenti evidence-based attraverso l’illustrazione di casi esemplificativi, focus d’attenzione e concrete raccomandazioni derivanti dall’esperienza professionale.

cod. 1305.218

Mariagnese Cheli, Michela Campieri, Andrea Fini, Maria Elena Montenegro, Alessandra Piccioni, Francesca Pincanelli, Cosimo Ricciutello

Esperienze traumatiche in età evolutiva e fattori di rischio familiari: un’indagine sugli esiti nello sviluppo

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 3 / 2012

Il contributo esamina le conseguenze pervasive del maltrattamento precoce alla luce della prospettiva teorica del Trauma Complesso come Disturbo dello Sviluppo (Courtois & Ford, 2009) e del Modello Process Oriented (Di Blasio, 2005) sui fattori di rischio familiari. L’indagine qualitativa, condotta tramite una revisione socio-anamnestica delle cartelle e un’intervista strutturata al clinico referente del minore, riguarda un campione di 87 soggetti in età evolutiva tra i 3 e i 18 anni, in carico al centro specialistico contro i maltrattamenti all’infanzia "Il Faro" di Bologna. I dati indicano una generale compromissione delle principali funzioni psichiche esplorate, associata a specifici fattori di rischio distali e prossimali nell’ambiente familiare. I risultati sollecitano un’attenta valutazione multidimensionale (psicosociale e clinica) delle variabili cruciali per la futura salute mentale.

Saverio Abbruzzese

Minori e violenze.

Dalla denuncia al trattamento

Il minore vittima e autore di reati sessuali è al centro dell’interesse di questo volume, che cerca di fare il punto sullo stato dell’arte e sull’avanzamento dei lavori in tema di violenza sui minori e dei minori. Un testo per giuristi e operatori dell’antiviolenza.

cod. 98.1.6

Mariagnese Cheli, Raffaella De Paoli, Sara Giacopuzzi, Maria Elena Montenegro, Cosimo Ricciutello, Rebecca Rubbini

La consulenza agli operatori nei casi di violenza all’infanzia

MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL’INFANZIA

Fascicolo: 1 / 2010

Il contributo intende analizzare le principali criticità professionali riscontrate nelle richieste di consulenza sui casi di violenza all’infanzia e gli aspetti che le rendono efficaci. A tal fine, sono state esaminate 289 consulenze svolte dal Centro Specialistico "Il Faro" nel triennio 2005-2007 ai servizi sociali, sanitari e alle scuole di Bologna e Provincia. Le aree di indagine riguardano la fase in cui si colloca la richiesta ed i motivi che la veicolano, le caratteristiche della casistica, le differenze tra i vari richiedenti. Le maggiori criticità rilevate riguardano il bisogno di confronto metodologico per leggere i segnali di disagio del bambino e verificare la correttezza del proprio agire professionale, valutare l’entità del danno evolutivo, segnalare all’Autorità Giudiziaria.