LIBRI DI MASSIMO FONTANA

Il testo affronta in modo sistematico l’universo degli strumenti clinici utilizzabili con i ragazzi e le ragazze che vivono la loro seconda decade di vita, con le loro famiglie e i loro contesti di vita. Un volume per psicologi, medici e psicoterapeuti interessati ad avvicinarsi alla comprensione del lavoro psicologico clinico con gli adolescenti di oggi, ma anche per educatori e operatori che quotidianamente li “incontrano” nel loro lavoro e nella loro formazione.

cod. 1250.257

Massimo Fontana

Editoriale

RICERCA PSICOANALITICA

Fascicolo: 1 / 2019

Laura Corbelli, Massimo Fontana

Psicoanalisi e schizofrenia.

Un quadro in divenire

La psicoanalisi può davvero fare qualcosa in campo di schizofrenia? Con il contributo di diversi autori, il testo si sviluppa lungo le tematiche principali che caratterizzano il quadro “in divenire” fra psicoanalisi e schizofrenia: i rapporti con la ricerca biologica e le neuroscienze, la concezione dimensionale della psicosi, il lavoro clinico nella stanza d’analisi e nel contesto istituzionale (centri diurni, comunità terapeutiche).

cod. 1246.8

Massimo Fontana

L’isteria ai tempi del DSM-5: diagnosi obsoleta o risorsa per la clinica?

RICERCA PSICOANALITICA

Fascicolo: 1 / 2015

L’A. ripercorre i passaggi principali del percorso storico compiuto dalla diagnosi d’isteria in psicoanalisi e in psichiatria, descrivendone le vicissitudini nel Manuale Diagnostico e Statistico del Disturbi Mentali, dal DSM-II (1968) al DSM-5 (2013). Nelle ultime edizioni (DSM-IV e DSM-5) il termine "isteria" è stato abbandonato e, con esso, anche la concezione unitaria di questa patologia, presente invece nella tradizione psichiatrica e psicoanalitica a partire dalle prime teorie moderne formulate dalla fine dell’800 (Briquet, Babinski, Bernheim, Charcot, Janet e Freud). I derivati nosologici attuali, nel DSM, possono essere rintracciati in alcune categorie distinte, come il Disturbo di conversione, la Pseudociesi e i Disturbi dissociativi, oltre al Disturbo Istrionico di Personalità. Facendo riferimento ai contributi della psicoanalisi, l’A. individua nella tendenza a comunicare il disagio attraverso canali indiretti (corpo, stati di coscienza, emotività) il denominatore comune del funzionamento isterico, che giustifica il mantenimento di questa diagnosi come categoria concettualmente unitaria.

Massimo Fontana, Salvatore Zito

La patologia borderline in psicoanalisi

Modelli per l'intervento

Principalmente rivolto a psicologi, psicoterapeuti, psichiatri e operatori della salute mentale che si confrontano con la patologia grave di personalità, sia nel contesto privato sia in quello istituzionale (servizi di salute mentale, centri diurni, comunità educative e terapeutiche, ecc.), il volume è utile anche a tutti coloro che all’interno del proprio percorso formativo desiderano approfondire le proprie conoscenze e competenze in questo campo.

cod. 1246.5

Massimo Fontana

La diagnosi in psicoanalisi relazionale: una prospettiva unitaria

RICERCA PSICOANALITICA

Fascicolo: 2 / 2012

In questo articolo l’autore puntualizza gli elementi teorici, metodologici e clinici che rendono necessaria una considerazione rigorosa della diagnosi in psicoanalisi relazionale e si sofferma sul particolare uso che di essa si può fare nella terapia. Nella prima parte del lavoro, considerando anche i recenti contributi di Albasi, Lingiardi, Shedler e Westen, si ribadisce la specificità della diagnosi psicologica, volta a cogliere l’insieme delle caratteristiche e del disagio psicologico delle persone, piuttosto che a individuare malattie come fa la diagnosi medica, e l’importanza di tenere conto di tutte le dimensioni conoscitive in gioco nel processo diagnostico: la dimensione nosografica (nomotetica), la formulazione del caso clinico (idiografica) e la dimensione relazionale (implicita). Tesi fondamentale dell’autore è che i presupposti epistemici del modello relazionale, la teoria dei sistemi e il paradigma della complessità consentano una visione unitaria della personalità, intesa come un sistema dotato di coerenza e capace di autoorganizzantesi all’interno del sistema sociale di cui fa parte.