LIBRI DI VALTER SANTILLI

La dimensione immaginativa ha una funzione fondamentale per la necessità che ha la mente umana di raffigurarsi il mondo esterno. Molti autori sostengono che uno dei compiti principali delle funzioni mentali è quello di creare le "immagini" del mondo, giungendo fino ai più elevati gradi di astrazione. Per fare questo è stato necessario, nel processo evolutivo, che si producesse accidentalmente un salto "qualitativo" che R. Thom chiama astrazione primordiale, che consiste nella capacità della mente di distanziarsi dalle percezioni sensoriali e di raffigurarsi im-maginativamente la realtà esterna. La raffigurabilità psichica è dunque una fun-zione mentale di base attiva massimamente nei fenomeni onirici, il sogno, e nelle visioni che spesso si producono ad esempio nello stato di trance ipnotica. Essa inoltre viene massimamente utilizzata nei processi mentali creativi sia nel campo artistico che in ambito scientifico. Nella pratica psicoterapica utilizziamo spesso immagini o, in maniera più sofisticate, metafore per descrivere la realtà sia interna che esterna del paziente e induciamo a scopo terapeutico stati mentali regressivi: lo stato regressivo è inteso come una dimensione neuropsicologica della mente che facilita lo sviluppo dei fenomeni allucinatori e ideativi che sono alla base della capacità immaginativa dell’essere umano. Un fenomeno interessante in psicoterapia è che il terapeuta e il paziente possono condividere la via regressiva, grazie alla speciale relazione duale che si stabilisce: il rapport in ipnoterapia e il lavoro in doppio in psicoanalisi. Condividere non solo uno "stato mentale" ma anche quello che si produce in termini di raffigurabilità, come nel caso clinico che nell’articolo viene descritto.

Claudio Mammini, Emanuele Mazzone

Il rapport: una relazione speciale che cura

Responsività, reciprocità e sincronismo nella psicoterapia naturalistica ericksoniana

In questo volume, ventisei autori con studi e orientamenti differenti affrontano il tema del rapport contribuendo, ognuno con la propria peculiarità, a illustrarne le caratteristiche. Lo scopo è di fornire al lettore nozioni teoriche, cliniche e tecniche in merito alla costruzione di quella speciale relazione terapeutica chiamata rapport ipnotico che consente all’interazione di evolvere in rapporto che cura.

cod. 751.1.2

Valter Santilli, Sponti Wilma Trasarti

Narrazione e "Romanzo familiare" nella terapia relazionale. Percorsi formativi esperienziali

RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE

Fascicolo: 44 / 2016

Gli autori, dopo aver rintracciato in Sigmund Freud il creatore del concetto "clinico" di "Romanzo familiare", mettono in evidenza come la epistemologia narrativa di Gregory Bateson, Milton Erickson, Carl Whitaker e Mara Selvini Palazzoli sia un implicito elemento nella formazione del futuro terapeuta sistemico/relazionale. Analizzano poi la componente didattico/formativa della narrazione del genogramma trigenerazionale portato individualmente da ogni singolo allievo durante gli anni di formazione. Suggeriscono infine l’idea che una accresciuta conoscenza delle proprie origini e le riflessioni delle loro narrazioni transgenerazionali possano divenire per gli allievi l’inizio di un loro "Romanzo familiare storico", arricchito dalla riflessione dell’intrec¬cio sistemico nel lavoro psicoterapeutico.

Anna Maria Favorini

Conoscenza, formazione e progetto di vita

Metodi e prospettive per l'inclusione universitaria

Il volume vuole essere un’occasione di riflessione interdisciplinare e di confronto internazionale sulle Best Practices e far conoscere le numerose iniziative che l’Università degli Studi Roma Tre ha messo in campo fin dalla sua fondazione per l’inclusione degli studenti disabili. Un testo per insegnanti, insegnanti di sostegno, educatori, psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione e quanti a vario titolo svolgono il proprio ruolo in contesti culturali, formativi e sociali.

cod. 436.8

Valter Santilli

"Niente al centro". L’ipnosi di Winnicott

IPNOSI

Fascicolo: 2 / 2010

La lettura di un breve articolo di D. W. Winnicott, intitolato Nothing at the center, ha ispirato l’Autore a riflettere su alcuni concetti clinico-teorici elaborati da questo autorevole psicoanalista. Tali concetti sono stati quindi legati alla pratica clinica ericksoniana. Vengono messi a confronto due strumenti terapeutici: l’Interpretazione e l’uso della Metafora, specifici rispettivamente della pratica psicoanalitica e della pratica ipnotica ericksoniana. Segue, infine, la descrizione di un caso clinico in cui vengono sviluppati nella pratica terapeutica i temi teorici trattati.

Camillo Valerio, Claudio Mammini

L'evoluzione clinica dell'ipnosi

Il volume tratta, in maniera originale e aggiornata, applicazioni cliniche, ricerche, storia, filosofia e quanto, relativamente all’ipnosi, sia d’interesse per ogni professionista della cura della psiche: lo psicoterapeuta di qualsiasi orientamento clinico, lo psichiatra, il medico, lo psicologo, il ricercatore, oltre, naturalmente, allo psicoterapeuta ericksoniano.

cod. 751.2