@article{26470, year={2005}, issn={1972-5620}, journal={RICERCHE DI PSICOLOGIA }, number={2}, volume={28}, doi={}, title={Le differenze di genere di fronte alla legge: uguaglianza o disuguaglianza sensata}, abstract={ L’ingresso progressivo delle donne nel mondo del lavoro extradomestico e l'indipendenza sotto il profilo economico è sicuramente uno dei fattori più importanti che ha consentito alla donna di conquistare un’identità sociale e, di conseguenza, di soddisfare quella aspirazione all’autonomia e alla realizzazione della propria personalità che ha trovato, seppur solo recentemente, la sua concreta espressione anche sul piano legislativo. Lasciata alle spalle un’epoca storica dominata dalla cultura della superiorità maschile e dal disinteresse generale e diffuso per il mondo femminile; attraversata la fase del riconoscimento ufficiale dei diritti delle donne attraverso interventi di natura prevalentemente assistenziale e protezionistica; raggiunta la consapevolezza che la parità tra uomo e donna può essere realizzata solo attraverso azioni positive finalizzate a promuovere pari opportunità; forse oggi i tempi sono maturi per (ri)iniziare un dibattito, non più sull’ideale di uguaglianza, ma sul concetto di disuguaglianza sensata. E ciò, ovviamente, in ossequio al principio di ragionevolezza racchiuso nell’art. 3 della nostra Costituzione.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=26470}, author={Marzia Simionato} pages={}, language={IT}}