TY - JOUR PY - 2011 SN - 2035-6994 T1 - Afferrare l’altro. Intervista a Vittorio Gallese JO - QUADERNI DI GESTALT DA - 5/15/2012 12:00:00 AM DO - 10.3280/GEST2011-002003 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=45212 AU - Cavaleri, Pietro A. SP - 27 EP - 33 IS - 2 VL - XXIV LA - IT AB - Vedere è attivare la via visiva, ma guardare vuol dire "afferrare l’altro", mettersi in un rapporto di apertura nei confronti dell’altro. Vediamo non solo con la vista, ma anche con il tatto, con l’udito, con l’azione. L’isomorfismo non è la riproduzione di una struttura, ma è "l’afferramento" di un corpo che si emoziona. L’emozione si è evoluta come uno strumento di negoziazione interpersonale. Emozionarsi non è solo sentirsi, ma sentire nell’esprimersi. Occorre guardare all’uomo partendo non dal cervello, ma dalla persona. L’identità è un processo di co-costruzione in cui l’altro gioca un ruolo fondamentale. Se l’altro manca, sono mutilate le potenzialità di individuazione di ognuno. PB - FrancoAngeli ER -