@article{49256, year={2013}, issn={1972-4969}, journal={STUDI ORGANIZZATIVI }, number={1}, volume={}, doi={10.3280/SO2013-001005}, title={Per un nuovo modello di management della piccola impresa: dimensioni organizzative coesistenti, reti di impresa, governance condivisa}, abstract={Le PMI che hanno sviluppato una innovativa Italian Way of Doing Industry stanno fronteggiando con successo la crisi. Non così sta avvenendo per la grande maggioranza delle altre. Le condizioni contestuali del paese sono un handicap per le PMI che competono internazionalmente: tasse, costo del lavoro, costo dell’energia, vincoli burocratici, costo della giustizia, criminalità organizzata, corruzione e altro. Ma proprio per queste condizioni è cruciale che le imprese aumentino le loro capacità interna di migliorare i prodotti e servizi, ridurre i costi, fare sinergie, innovare, internazionalizzarsi e altro. Tre sono le principali leve attualmente indicate per rafforzare le capacità delle piccole e medie imprese: l’impiego strategico delle tecnologie informatiche, il rafforzamento dei legami fra le imprese in una prospettiva di rete, la successione imprenditoriale e il management. Questo saggio ridefinisce tre modelli concettuali del precedente lavoro dell’autore: gli strati organizzativi coesistenti nella stessa impresa; le reti di impresa come nuovo soggetto collettivo; la governance partecipata e knowledge based. Esso propone tre indicazioni per il management e per le politiche pubbliche. La prima è di tenere in considerazione, sviluppare, progettare in modo integrato i diversi componenti formali e non formali delle complesse organizzazioni delle PMI, ossia gli "strati organizzativi" di cui è composta l’impresa. La seconda è supportare lo sviluppo strategico e organizzativo delle reti di impresa come soggetto collettivo attraverso specifici servizi finanziari, informatici, consulenziali, educativi. La terza è quella di sviluppare forme di governance che includano figure interne ed esterne all’impresa che collaborino con l’imprenditore a gestire lo sviluppo delle conoscenze, l’innovazione e il cambiamento.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=49256}, author={Federico Butera} pages={115-132}, language={IT}}