Nella tradizione delle scienze sociali, il linguaggio è spesso stato trattato come una risorsa da utilizzare piuttosto che da esaminare, non un tema dì ricerca ma uno strumento insondato della ricerca stessa.

Esiste tuttavia una serie di studi, non solo linguistici, ma sociologici, psicologici, antropologici, filosofici che analizzano la struttura del linguaggio e le sue funzioni. Il presente volume riflette questo dibattito, proponendo gli interventi di tre ricercatrici straniere (note a livello internazionale) a confronto con studiose e studiosi italiani sul tema del potere nella comunicazione.

Il contesto privilegiato di osservazione è quello medico, perché l'istituzione medica ricapitola la struttura gerarchica della società, perciò è un ideale microcosmo di studi. Nelle istituzioni mediche sono riflesse in modo speculare le gerarchie sociali di classe, sesso, razza che si trovano diluite in altre situazioni sociali. In esse sono concentrate le immagini del potere, sono evidenti le relazioni gerarchiche più sfumate che in altri contesti, sono riflesse le strutture sociali più ampie.

Il centro dell'analisi riguarda la differenza di genere tra uomini e donne in un contesto particolare come quello medico. Soprattutto si analizza la relazione tra donna/paziente e medico che ha in sè un'asimmetria specifica. li linguaggio come attività sociale, il potere espresso nel linguaggio, le differenze di genere come variabili importanti sono alcuni dei temi trattati in una prospettiva sociolinguistica a confronto con atre prospettive.